Metropolitana di Napoli ferma, un'altra giornata di caos tra l'ira dei passeggeri: «Ora basta»

In calendario è già prevista un'altra lunga tornata di test che si svolgerà la prossima settimana

Metropolitana di Napoli ferma, un'altra giornata di caos
Metropolitana di Napoli ferma, un'altra giornata di caos
di Paolo Barbuto
Venerdì 10 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:57
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La ragazza è ferma davanti al cancello, chiuso, della metropolitana a piazza Garibaldi, chiama qualcuno con ansia: come faccio ad arrivare in tempo? Cerca il conforto delle altre persone lasciate a piedi, per l'ennesima volta, dalla linea 1. Il gruppetto parla e s'infiamma: «Basta, questo non è un servizio pubblico. Devono rimborsarci i soldi degli abbonamenti».

Il blocco, annunciato, della Metropolitana di Napoli per otto ore consecutive dalle 9 alle 17, ieri ha mandato un'altra volta in tilt la città. Chi aveva notizia dello stop s'è mosso in auto per raggiungere il luogo di lavoro, così già di buon mattino le strade erano più intasate del solito; chi non sapeva dello stop s'è ritrovato dinanzi ai cancelli chiusi e senza un servizio di navette alternativo, abbandonato al proprio destino senza spiegazioni.

Le associazioni di utenti annunciano azioni forti: «Siamo pronti a presentare un esposto all'Autorità di Regolazione dei Trasporti», ha spiegato al Mattino Antonio Di Gennaro, responsabile di Assoutenti Trasporti per la provincia di Napoli.

Anche il Comune di Napoli, che in questa vicenda è costretto a soccombere rispetto a questioni che non può governare, cerca di far trasparire la sua irritazione, per adesso senza risultati evidenti.

Ieri la metropolitana è rimasta chiusa per l'esecuzione dei test sui binari determinanti per l'innesto in servizio del secondo dei nuovi treni acquistati in Spagna. Già in altre tre occasioni, nel 2023, c'erano state sospensioni del servizio per questo stesso motivo, ma erano state limitate alle ore centrali della mattina. Il lungo orario di stop è stata una novità e, purtroppo, non sarà un evento straordinario ma è destinato a ripetersi.

Bisogna sospendere le corse per eseguire le prove che, fino ad ora, erano state fatte di notte: si tratta di una antica consuetudine, certe operazioni si svolgono quando il servizio è sospeso per non provocare disagi all'utenza. Solo che, da qualche tempo, l'agenzia ministeriale che certifica la sicurezza delle ferrovie, la Ansfisa, è al centro di un severo confronto sindacale che ha prodotto la cancellazione del lavoro in orario straordinario: insomma, la presenza degli addetti del Ministero è garantita solo di giorno; e solo in quegli orari possono essere eseguite le prove.

In calendario è già prevista un'altra lunga tornata di test che si svolgerà la prossima settimana e in quel giorno verranno nuovamente sospese per otto ore le corse della metropolitana.

 

Il blocco della prossima settimana dovrebbe avvenire di martedì, oppure di giovedì. Per quanto possa sembrare paradossale, l'Anm cerca di far collimare gli appuntamenti per le prove sui binari con i giorni pari della settimana perché sono gli unici durante i quali le operazioni possono andare avanti fino al pomeriggio. Nei giorni «dispari» l'orario di lavoro degli addetti termina nel primo pomeriggio e possono essere eseguiti meno test sicché bisogna adeguarsi.

La lentezza nelle operazioni e l'impossibilità di far eseguire i test durante la notte ha generato irritazione nel sindaco Gaetano Manfredi il quale continua a chiedere, con insistenza, al ministero di intervenire per risolvere la questione. L'Ansfisa dipende da Roma, solo il Mit può cercare di rendere meno complessa la situazione e cercare di imprimere una svolta.

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In realtà alle viste ci sarebbe realmente una svolta. Da un lato le questioni sindacali interne all'agenzia per la sicurezza ferroviaria sarebbero prossime a una soluzione, con la possibile apertura verso la ripresa delle prove in orari notturni; dall'altro ci sarebbe un accordo per rendere più veloci le operazioni sui treni napoletani. Secondo l'assessore Edoardo Cosenza, per le prossime prove c'è la possibilità che vengano attivate tre commissioni di verifica, che lavorerebbero in contemporanea sui permessi per più treni.

In attesa di una svolta, però, la metropolitana di Napoli resta ferma, gli utenti non sanno che alternative trovare, il traffico va in tilt, la tensione cresce e i nuovi treni che avrebbero dovuto cambiare il volto dei trasporti partenopei restano in deposito, in attesa che la burocrazia conceda i permessi. 

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