Cimitero delle Fontanelle, Sos del Comune di Napoli ai mecenati: «Per riaprire serve l'aiuto dei privati»

Cimitero delle Fontanelle, Sos del Comune di Napoli ai mecenati: «Per riaprire serve l'aiuto dei privati»
di Paolo Barbuto
Lunedì 17 Gennaio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 18 Gennaio, 08:24
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Il cimitero delle Fontanelle riaprirà presto, Palazzo San Giacomo spiega che il tema è centrale per l'Amministrazione, prova a offrire certezze dopo la pubblicazione, sul Mattino di ieri, del racconto di Vittorio Del Tufo sull'antica memoria ricca di mistero e di fascino e sull'attuale realtà fatta di chiusura, pericolo, divieto d'accesso, porte in faccia ai turisti.

Da due anni il cimitero delle «capuzzelle» è vietato. All'inizio è stato il lockdown a proibirlo, poi sono arrivati i problemi di tenuta delle antiche volte di tufo scavate nella roccia. Una piccola finestra di speranza nell'estate del 2020, poi cancelli sprangati per pericolo imminente.

La piccola economia della zona s'è frantumata per mancanza di turisti: in crisi bar, pizzerie, negozietti che s'erano acquartierati lungo il percorso verso il cimitero; in azione i ragazzi che animano il comitato «Giovani per le Fontanelle» i quali hanno iniziato a lanciare appelli per la riapertura e a fermare i visitatori che, ignari, cercavano di avventurarsi in cima alla strada, senza sapere che avrebbero trovato solo una porta chiusa. 

L'assessore al turismo Teresa Armato ha già spiegato ieri che il Comune da più di un mese s'è attivato per avviare i lavori e consentire la riapertura.

Una nota ufficiale di Palazzo San Giacomo s'è aggiunta alle parole dell'assessore Armato: «La giunta Manfredi si è attivata sin da subito per raccogliere informazioni relativamente al sito chiuso da due anni e per individuare le soluzioni concrete possibili per avviare la manutenzione ed il rilancio del cimitero che afferisce a settori amministrativi diversi quali cultura, turismo, sottosuolo e, appunto, cimiteri.

A tale scopo - è scritto nella nota - si è deciso che, per effettuare i lavori necessari alla riapertura e al rilancio del sito entro la primavera, da una parte si è chiesto a Napoliservizi di procedere secondo le necessità e dall'altra è stato riattivata la procedura del mecenatismo con la misura dell'art bonus che consente di valorizzare in tempi brevi le bellezze artistiche e culturali tramite un partenariato pubblico-privato che veda il Comune fungere da regista e programmatore in vista della definizione di una progettualità specifica per il cimitero delle Fontanelle provvedendo al contempo alla riqualificazione urbana del quartiere e alla realizzazione dei collegamenti di trasporto pubblico». 

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Insomma, il percorso sembra tracciato. Al lavoro gli addetti della Napoliservizi per gli interventi più urgenti che potrebbero permettere una parziale riapertura del sito, evitando i percorsi nelle zone ritenute più rischiose, poi un progetto più ampio che dovrà essere favorito dal finanziamento dei privati.

Si tratta di un tentativo lodevole di chiamata al soccorso in favore di un Comune che sta sempre in bilico sui problemi di bilancio e ha bisogno di sostegno economico; si tratta, però, anche di un'arma che qui a Napoli s'è sempre rivelata spuntata. Proprio sul tema del mecenatismo legato all'Art Bonus, infatti, la precedente amministrazione ha subìto una delle più memorabili sconfitte. 

L'Art Bonus è un meccanismo in vigore dal 2014 che consente ai privati di investire denaro per sostenere iniziative culturali e artistiche, in cambio ai mecenati vengono offerti importanti sgravi fiscali sulle somme devolute. Le donazioni avvengono tramite un sito ufficiale del Governo (artbonus.gov.it) con la formula del crowdfunding.

Il Comune di Napoli ha inserito otto richieste di finanziamento per un totale di 11 milioni di euro e, in sei anni, ha raccolto in totale 2.900 euro. Tre delle richieste di sostegno non hanno ottenuto nemmeno un versamento, zero euro. La richiesta d'aiuto più imbarazzante per Palazzo San Giacomo riguarda l'Albergo dei Poveri per il quale il Comune ha rivolto un appello ai privati per effettuare interventi da 3,5 milioni di euro: dal 16 maggio del 2016 ad oggi per l'Albergo dei Poveri sono stati donati in totale cinque euro.

Insomma, pensare che sarà l'Art Bonus a salvare il cimitero delle Fontanelle sembra un'utopia. 

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