Avarie, ritardi e vagoni affollati, insomma un'altra domenica di caos su quel che resta delle linee della Circumvesuviana. Un treno è rimasto trenta minuti fermo alla stazione di Villa dei Misteri a Pompei, un altro a Pioppaino e altri hanno accumulato enormi ritardi. Nel pomeriggio, una corsa è stata soppressa nel tratto tra Torre del Greco e Sorrento. Tutte avarie, dovute alla vetustà dei treni e a problemi con l'elettricità e i cali di tensione.
La linea per Sorrento, in alcuni momenti della giornata, è poi presa d'assalto anche dai «pendolari del mare». Ogni convoglio della Circumvesuviana può ospitare, tra seduti e in piedi, circa 400 persone. La mattina e la sera, opportunamente, Eav fa i treni a «tripla composizione», cioè con tre convogli: a conti fatti parliamo 1200 utenti per ogni treno, che però diventano circa 1500 se si pensa alle resse e al fatto che si viaggia come sardine. Anzi, spesso i ritardi lungo la linea si accumulano proprio perché non è facile trasportare un treno così affollato senza che nascano complicazioni. Non a caso, Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, nell'intervista a Il Mattino ha parlato «di ritardi, iperaffollamento e decoro stesso dei vagoni».
Prendere il treno a Napoli in direzione Sorrento, scendere a Torre Annunziata e da lì prendere un altro treno diretto a Poggiomarino, se si tratta di un giorno feriale fino al venerdì; se, invece, siamo nel week end si deve scendere a Villa Regina e poi prendere un autobus: chi deve arrivare al santuario di Pompei o agli scavi dall'ingresso di Porta Anfiteatro e sceglie di viaggiare in Circumvesuviana, questa estate è alle prese con un rebus.
Non certo il massimo per stranieri che magari vengono dall'altra parte del mondo e vorrebbero godere delle bellezze del territorio senza troppi affanni. «La Circumvesuviana - ha detto Zuchtriegel - è vitale per il turismo e, purtroppo, anche Pompei risente dei tanti problemi che l'affliggono». Va detto che chi vuole raggiungere direttamente gli scavi archeologici di Pompei può ancora farlo: sulla linea per Sorrento c'è la fermata «Pompei scavi Villa dei Misteri» che lascia i passeggeri a pochi metri dall'ingresso di Porta Marina del sito archeologico. Una comodità, ma anche un modo per evitare di passare dal centro cittadino, con i suoi ristoranti e i suoi negozi, che infatti si sentono danneggiati dal disservizio.
Intanto, si fanno sentire i sindaci. «Il ripristino parziale è un primo segnale, ma occorre fare di più e presto. Da amministratore comprendo i problemi di personale, ma occorre programmare meglio, affinché non siano le persone a pagare questa ennesima crisi dei trasporti», dice Antonio Diplomatico, sindaco di Boscoreale. Per il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio la responsabilità è dei sindacati. «Certo è penalizzante per il turismo archeologico, in netta ripresa dopo due anni di restrizioni. Sono molto fiducioso - dice - nel ripristino del servizio. Le problematiche sono legate alla mancanza di personale. Sono i sindacati dei macchinisti che devono interrompere lo sciacallaggio portato avanti nelle ultime settimane».