Circumvesuviana, un'altra domenica di caos tra avarie, ritardi e resse

Circumvesuviana, un'altra domenica di caos tra avarie, ritardi e resse
di Francesco Gravetti
Lunedì 18 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 16:30
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Avarie, ritardi e vagoni affollati, insomma un'altra domenica di caos su quel che resta delle linee della Circumvesuviana. Un treno è rimasto trenta minuti fermo alla stazione di Villa dei Misteri a Pompei, un altro a Pioppaino e altri hanno accumulato enormi ritardi. Nel pomeriggio, una corsa è stata soppressa nel tratto tra Torre del Greco e Sorrento. Tutte avarie, dovute alla vetustà dei treni e a problemi con l'elettricità e i cali di tensione.

La linea per Sorrento, in alcuni momenti della giornata, è poi presa d'assalto anche dai «pendolari del mare». Ogni convoglio della Circumvesuviana può ospitare, tra seduti e in piedi, circa 400 persone. La mattina e la sera, opportunamente, Eav fa i treni a «tripla composizione», cioè con tre convogli: a conti fatti parliamo 1200 utenti per ogni treno, che però diventano circa 1500 se si pensa alle resse e al fatto che si viaggia come sardine. Anzi, spesso i ritardi lungo la linea si accumulano proprio perché non è facile trasportare un treno così affollato senza che nascano complicazioni. Non a caso, Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, nell'intervista a Il Mattino ha parlato «di ritardi, iperaffollamento e decoro stesso dei vagoni».

Prendere il treno a Napoli in direzione Sorrento, scendere a Torre Annunziata e da lì prendere un altro treno diretto a Poggiomarino, se si tratta di un giorno feriale fino al venerdì; se, invece, siamo nel week end si deve scendere a Villa Regina e poi prendere un autobus: chi deve arrivare al santuario di Pompei o agli scavi dall'ingresso di Porta Anfiteatro e sceglie di viaggiare in Circumvesuviana, questa estate è alle prese con un rebus.

I tagli di linee e corse hanno reso difficile il percorso, soprattutto per migliaia di turisti che stanno tornando ad affollare le mete delle vacanze. Da mercoledì, dopo il taglio totale della linea per Poggiomarino, il servizio disporrà di un treno «spola» che porta da Torre Annunziata a Poggiomarino: vuol dire che fa avanti e indietro, ma solo fino al venerdì. Il sabato e la domenica (giorno di pellegrinaggio per molti fedeli alla Madonna di Pompei, peraltro) si deve tornare a prendere il bus, con punto di ritrovo a Villa Regina. Sia il treno che il pullman garantiscono una quarantina di corse al giorno, ma resta l'incertezza sugli orari e i ritardi dei bus che si bloccano nel traffico.

Non certo il massimo per stranieri che magari vengono dall'altra parte del mondo e vorrebbero godere delle bellezze del territorio senza troppi affanni. «La Circumvesuviana - ha detto Zuchtriegel - è vitale per il turismo e, purtroppo, anche Pompei risente dei tanti problemi che l'affliggono». Va detto che chi vuole raggiungere direttamente gli scavi archeologici di Pompei può ancora farlo: sulla linea per Sorrento c'è la fermata «Pompei scavi Villa dei Misteri» che lascia i passeggeri a pochi metri dall'ingresso di Porta Marina del sito archeologico. Una comodità, ma anche un modo per evitare di passare dal centro cittadino, con i suoi ristoranti e i suoi negozi, che infatti si sentono danneggiati dal disservizio.

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Intanto, si fanno sentire i sindaci. «Il ripristino parziale è un primo segnale, ma occorre fare di più e presto. Da amministratore comprendo i problemi di personale, ma occorre programmare meglio, affinché non siano le persone a pagare questa ennesima crisi dei trasporti», dice Antonio Diplomatico, sindaco di Boscoreale. Per il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio la responsabilità è dei sindacati. «Certo è penalizzante per il turismo archeologico, in netta ripresa dopo due anni di restrizioni. Sono molto fiducioso - dice - nel ripristino del servizio. Le problematiche sono legate alla mancanza di personale. Sono i sindacati dei macchinisti che devono interrompere lo sciacallaggio portato avanti nelle ultime settimane». 

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