Liana, 100 anni: la nonna anti-Covid supera l’infezione e il femore rotto

Liana, 100 anni: la nonna anti-Covid supera l’infezione e il femore rotto
di Giuliana Covella
Martedì 25 Agosto 2020, 00:00 - Ultimo agg. 13:16
4 Minuti di Lettura

«Per i miei gusti è un po’ amarognolo, ma lo desideravo tanto un bel caffè». Sembra una ragazzina mentre conversa con l’infermiera che le ha portato il caffè appena fatto con la cialda, ma Liana Sardelli è vicina al traguardo di centenaria. «Sono nata il 13 dicembre 1920 - racconta con lucidità estrema a Salvatore Pagliuca, l’ortopedico del San Giovanni Bosco che l’ha operata al femore ieri mattina - e i miei figli stanno già organizzando la festa per il mio compleanno. Perciò dovrò stare bene per allora». Ma oltre alla caduta di circa 20 giorni che l’ha costretta a sottoporsi all’intervento, l’anziana è uscita indenne anche dal Coronavirus, che le avevano diagnosticato all’ospedale San Paolo (dove era stata trasportata in un primo momento), da cui è perfettamente guarita dopo due test che lo hanno confermato. 
 


Come si suol dire 100 anni e non li dimostra. Liana Sardelli non li ha ancora compiuti, ma ha superato incolume finanche la battaglia contro il Covid-19 e una frattura del femore dovuta a un incidente in casa. «Una bella storia che ci regala un sorriso in un clima difficile - sottolinea il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione sanità - complimenti alla signora Liana e allo staff sanitario che l’ha curata e seguita al San Giovanni Bosco». Una storia che sembra quasi la trama di un romanzo quella di nonna Liana, come tutti la chiamano in corsia, dove medici e infermieri la coccolano come una paziente “speciale”. Nata ad Isernia - dove ha imparato a sciare sin da bambina come ricorda lei stessa - dopo aver conseguito il diploma di maestra d’asilo Liana ha incontrato l’uomo della sua vita: «Mio marito faceva il magistrato - spiega - e con lui abbiamo dato alla luce tre figli, che sono la mia gioia tuttora». Tutti e tre infatti assistono la mamma nella casa di Bagnoli dove vive, senza mai farle mancare assistenza e amore. «Lo scorso 10 agosto scivolando in casa mia madre si è procurata una frattura al femore - racconta la figlia Maria Cristina - così l’abbiamo portata all’ospedale San Paolo. Dopo un paio di giorni ci è stato comunicato dalla direzione sanitaria che mamma era stata trasferita all’ospedale del Mare essendo risultata positiva al Covid. Non ci eravamo accorti di niente - prosegue - perché era asintomatica, per fortuna tutti in famiglia stiamo bene e siamo risultati negativi ai test. Ovviamente lei è stata messa in isolamento, poi le abbiamo fatto recapitare un cellulare per poter comunicare con noi e tranquillizzarla, dato che era molto preoccupata per l’operazione al femore che avrebbe dovuto subire e alla quale non voleva sottoporsi». Una volta terminata la quarantena, Liana è stata trasferita al San Giovanni Bosco: «Qui abbiamo trovato grande professionalità e cortesia. Mamma si è tranquillizzata e si è lasciata operare». Ricoverata sabato scorso, la nonnina è stata operata ieri mattina ed è subito tornata pimpante come prima. Tanto che, oltre ad aspettare di vedere le partite del Napoli in tv («sono molto tifosa», dice), si dedica già ad un’altra delle sue passioni: la lettura. «Ho chiesto ai miei figli di portarmi il libro che stavo leggendo in questo periodo, tratto da una nota serie tv», spiega mentre mostra una copia de “Il segreto” sul comodino accanto al letto. Senza dimenticare che «tra poco si vota e io ho sempre seguito la politica». E a tal proposito se le si chiede di che idee sia, senza esitare risponde: «Di sinistra». «Appena passato l’effetto dell’anestesia la paziente comincerà la riabilitazione che andrà avanti per circa un mese - fa sapere Salvatore Pagliuca, dirigente del reparto Ortopedia e traumatologia - a dispetto dell’età avanzata Liana è una donna arzilla e intelligente e ha tratto fuori ancor di più l’umanità di ognuno di noi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA