Eventi food sul lungomare, il Comune di Napoli fa lo sconto

Eventi food sul lungomare, il Comune di Napoli fa lo sconto
di Valerio Esca
Martedì 29 Maggio 2018, 07:00 - Ultimo agg. 08:15
3 Minuti di Lettura
Il Comune di Napoli tira fuori i soldi per gli appuntamenti gastronomici sul lungomare, ma stringe i cordoni della borsa se c'è da finanziare eventi culturali di grande successo come il Salone del libro.

Palazzo San Giacomo, infatti, ha dato il via libera alla riduzione dell'80 per cento del canone di occupazione di suolo pubblico per quattro eventi enogastronomici, tutti sul lungomare Caracciolo, e istituzione di un fondo di riserva per la copertura dei costi. È tutto scritto in una delibera di giunta approvata due settimane fa dall'amministrazione de Magistris. Il Comune, in sostanza, ha previsto un fondo di 150mila euro a copertura della scontistica Cosap per eventi di food and drink: BaccalàRe (19-27 maggio); Piazza Village (1-10 giugno); Aperol Spritz (30 giugno); Bufala fest (7-15 luglio). La riduzione è resa possibile grazie al nuovo regolamento di occupazione suolo approvato il 29 marzo dal Consiglio comunale. Palazzo San Giacomo può così decidere di applicare «la riduzione del canone in misura non superiore all'80 per cento, che può essere esteso all'85 per cento qualora l'occupazione sia inferiore a 500 metri quadrati. In caso di applicazione del beneficio la giunta dovrà chiedere una percentuale sull'incasso totale in misura non inferiore allo 0,5 per cento e non superiore al 5 per cento da corrispondere entro 20 giorni dalla conclusione dell'evento». Il Comune ha dunque la facoltà di applicare una riduzione che vada dallo 0 per cento all'80 per cento, e in questi quattro casi ha optato per la scontistica massima, poco vantaggiosa economicamente per la casse già disastrate dell'ente. Per BaccalàRe e Bufala Fest il Municipio prevede una copertura di costi che si aggira intorno ai 30-35 mila euro, per il Pizza Village più di 50mila e per la festa Aperol circa 12 mila. Alla fine quanto pagheranno di occupazione suolo questi eventi? BaccalàRe e Bufala fest poco più di 10mila euro, il Piazza Village poco più di 15mila euro e Aperol (evento di un solo giorno) circa 4 mila euro. Oltre ovviamente al 20 per cento dovuto.
 
Il perché si sia deciso di arrivare ad una riduzione così importante è spiegato in delibera: «L'assessorato al Bilancio e Attività produttive ha segnalato che nell'anno solare 2018 l'amministrazione ha lavorato affinché il suolo pubblico cittadino ospiti manifestazioni di grandissima rilevanza». Parliamo di eventi che incassano quasi 1 milione di euro e che danno lavoro a tantissimi giovani». Facendo un rapido calcolo, dando per buono che una kermesse del genere possa arrivare ad incassare 1 milione di euro, ciò che spetterebbe al Comune ovvero lo 0,5 per cento è pari a 5mila euro. Al Municipio qualcuno ha storto il naso per la scelta di istituire un fondo di riserva ad hoc, tanto che gli uffici si sono subito mobilitati per trovare una exit strategy: una nuova delibera che preveda non un fondo di riserva, ma un impegno a copertura del capitolo grazie ai residui 2017 della tassa di soggiorno, poco meno di 200mila euro. Una notizia che spunta fuori all'indomani della polemica lanciata dall'editore Diego Guida, che dalle colonne del Mattino ha accusato le «istituzioni» di aver lasciato soli gli organizzatori del Salone del libro. «Avevamo chiesto al Comune di esserci vicini ribadisce Guida - ma abbiamo ricevuto regolare richiesta di pagamento per queste sale, da saldare anche in anticipo. Penso alle volte in cui ho chiamato la segreteria del sindaco, ma lui non ha mai trovato tempo per questa iniziativa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA