Floridiana Napoli, lo sfregio al tempietto restaurato

Floridiana Napoli, lo sfregio al tempietto restaurato
di Paolo Barbuto
Domenica 13 Giugno 2021, 08:50 - Ultimo agg. 14 Giugno, 07:04
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In una città avvolta dal degrado, abbandonata nei settori più determinanti, sporca, malridotta e con un rischio crolli ad ogni angolo, a qualcuno potrà sembrare assurdo indignarsi per l'inosservanza delle più elementari regole di civiltà. Invece noi siamo convinti che è proprio partendo dalle regole-base della civiltà e del vivere comune che possa iniziare una riscossa.

In questo caso ci soffermeremo sulle scritte che imbrattano ogni singolo muro di ogni singolo edificio di Napoli.

D'accordo, state pensando che si tratta di una questione marginale, e invece può diventare un tema centrale della battaglia contro l'inciviltà: perché non è possibile pensare a una rivoluzione che in un attimo restituisca dignità alla nostra città ma, forse, possiamo immaginare di dare una piccola scossa alle coscienze di tutti, iniziando a censurare gli idioti dei pennarelli, i teppisti delle bombolette, quelli che sporcano per il gusto di sporcare, senza nemmeno un pizzico di velleità artistica. 

Alex e Kim hanno preso un pennarello nero indelebile, sono arrivati al tempietto dorico della villa Floridiana, restaurato poco più di un mese fa, e hanno inciso i loro nomi, poi hanno disegnato due pupazzetti che si tengono per mano, hanno realizzato un cuore e hanno scritto noi. Sapete cosa sarebbe bello? Che i genitori di Alex e Kim prendessero i loro figlioli innamorati, li portassero dinanzi all'opera d'arte che hanno realizzato, e spiegassero loro che la città è di tutti, che i restauri vengono realizzati anche con i soldi di mamma e papà (se mamma e papà pagano le tasse, ovviamente), che imbrattare un muro è come imbrattare la parete della propria cameretta. Magari quella ramanzina, per avere un valore più intenso, dovrebbe essere riproposta su tutti i social di Alex e Kim, tanto per spiegare anche ai loro amici che un tratto di pennarello su un muro, su una colonna, sulla parete di una chiesa, è più violento di una picconata, porta verso il degrado e il degrado è l'anticamera dell'abbandono e della devastazione.

Assieme ai due ragazzini innamorati sono passate centinaia di altri teppisti del pennarello: le colonne del tempietto sono un'altra volta lercie, i marmi, i muretti pure sono aggrediti dagli idioti del pennarello. Ci sono quelli che disegnano membri virili giganteschi oppure scrivono i numeri di telefono degli amici chiedendo approcci sessualmente abominevoli, ci sono quelli che semplicemente lasciano la loro firma ai posteri, c'è chi si sfoga contro la politica, chi irride la scuola, insomma la fantasia non manca, e nemmeno la cretinaggine.

Vorremmo terrorizzare i ragazzini idioti scrivendo che ci sono telecamere che hanno ripreso tutto e che li faranno identificare: non possiamo scriverlo perché non è vero anche se ci piacerebbe tanto. 

 

Sulla questione della Floridiana è intervenuto il Consigliere Regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli: «È vergognoso, troppa gente non rispetta il bene pubblico e non ama la propria città. Occorre tolleranza zero per i vandali e un sistema di videosorveglianza per le aree più delicate del complesso della Floridiana. Purtroppo quello del vandalismo è un fenomeno che continua a riproporsi in maniera sempre più frequente ed aggressiva, ci sono davvero troppo persone che non amano la propria città e non hanno alcun rispetto per il bene pubblico. Chiediamo che le scritte vegano cancellate e che siano previsti sistemi di videosorveglianza almeno per le aree più delicate del complesso della Floridiana ed il suo bosco», ha scritto Borrelli in un comunicato congiunto con il capogruppo di Europa Verde alla quinta municipalità, Rino Nasti.

Spesso contro gli incivili del pennarello si schierano le associazioni private che mettono in campo sforzi economici e maestranze private per sopperire alle costanti carenza di danari e di interventi del pubblico. A Febbraio a piazza Municipio, per cancellare sfregi a base di bombolette spray dalla storica fontana sulla quale affaccia l'ufficio del primo cittadino, fu necessario l'intervento dell'associazione Sedili di Porto che, grazie alla donazione di una mecenate che volle restare anonima, fece eseguire lavori di restauro e pulizia. 

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