L'accesso al boschetto delle camelie resta sbarrato. I cestini sul prato e davanti al museo traboccano di rifiuti, buste dei fast food e avanzi del pranzo. Cibo che non si potrebbe consumare in Floridiana, stando ai divieti indicati all'ingresso. Ma i ragazzi e le famiglie stendono i teli e organizzano un pin-nic in uno dei pochi polmoni verdi della città: mangiano, chiacchierano, sorridono, prendono il sole. E la violazione al regolamento, tollerata, è quella che meno fa male. Colpisce, invece, vedere il tempietto ionico imbrattato: dopo la pulizia dai graffiti e la riapertura del percorso, sono comparse nuove scritte sulle colonne.
L'ennesimo sfregio al monumento e alla storia del luogo con vista eccezionale sul golfo.
Simboli fallici, numeri di telefono, pupazzetti, frasi volgari e banali. «Dove sei...
I controlli sono insufficienti. Lo dimostra anche la panchina divelta e gettata tra gli alberi. Più avanti si trova un pallone bucato. E, per terra, cartacce e altri resti di spuntini, patatine e gelati. Vicino al belvedere, la vasca con le tartarughe aspetta il cambio d'acqua. E, risalendo il viale, rimangono tante, troppe transenne: alcune sono leggermente inclinate, spostate da curiosi, avventurieri, bande di adolescenti. E coppie. Fidanzati d'ogni età alla ricerca di un passaggio verso l'intimità.
«È trascorso un mese esatto dalla riapertura del parco», fa notare Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari che ieri ha effettuato un sopralluogo. «Nessuno dei problemi già allora evidenziati è stato risolto», certifica. «Permane la chiusura dell'accesso da via Aniello Falcone con gravi disagi per chi abita nella parte bassa del quartiere e per chi vuole raggiungere il museo». Tra le altre zone interdette, Capodanno indica quella con le giostrine, vandalizzate più di due anni fa e non più ripristinate. L'intera Villa è off-limits per metà: 4 milioni stanziati per il restyling.
«Ci siamo attivati per estendere la videosorveglianza anche all'esterno del museo e in alcune aree sensibili del parco», è l'impegno dei vertici dei Musei campani che ricordano che sono state pulite e riaperte ampie aree («Chiuse da diversi anni»), e annunciano che stanno per partire i primi importanti lavori. «L'affidamento è in corso di formalizzazione ed interesserà un'area contigua al boschetto delle camelie, che è nostra intenzione riaprire. Al momento sono in corso valutazioni sulle modalità proprio in vista dell'imminente cantiere». Presto nuove panchine e un'area di sgambamento per i cani. Quanto al cibo selvaggio, in accordo con la Municipalità, si vuole «Individuare un'area pic-nic dove i visitatori potranno consumare colazione al sacco e smaltire i rifiuti in maniera efficace».