Galleria Umberto di Napoli, via alla protesta: «Mai più degrado e atti vandalici»

Galleria Umberto di Napoli, via alla protesta: «Mai più degrado e atti vandalici»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 6 Gennaio 2022, 09:00 - Ultimo agg. 7 Gennaio, 16:32
3 Minuti di Lettura

Una mobilitazione del tessuto sociale per salvare la Galleria Umberto I dal degrado che la intrappola da quasi un decennio. Commercianti, professionisti, consiglieri comunali, municipali e regionali, il mondo della ricezione turistica extralberghiera, il comitato Portosalvo che si batte per il patrimonio culturale, Radio Marte ed Europa Verde. In tanti annunciano l'adesione al sit-in di oggi alle 12, nato con lo scopo di «fare qualcosa di pratico e urgente» per la Galleria. Telecamere, vigili o vigilantes, cancelli, dislocazione progressiva dei senza dimora, soluzione del contenzioso tra privati e Comune sui tubolari lato via Toledo: le criticità sono tante, e non tutte necessitano di tempi lunghi (come, ad esempio, le telecamere). 

La Umberto I vive un degrado «difficile da giustificare agli occhi dei turisti», come ricordato dai commercianti della Galleria. Ecco perché si muove anche il mondo della ricezione: «Io e tanti associati saremo presenti al sit-in - spiega Agostino Ingenito, presidente di Abbac - I b&b in zona sono tantissimi, e il degrado del monumento li svaluta. Molti vacanzieri fanno colazione nei bar della Galleria, convenzionati con le nostre strutture, e non è possibile continuare a servirli tra i senza dimora. Avremmo un infopoint sotto il portico del Plebiscito, ma siamo stati costretti a chiuderlo due anni fa dopo le minacce subite da parte dei clochard». «L'adesione è tanta, già mi chiedono se sarà possibile firmare petizione online - annuncia il titolare del Salone Margherita, Pasquale Barbaro - Io ci sarò». «Ho l'ufficio al 284 della Umberto I - spiega l'avvocato Dario Esposito - E lavorare in Galleria sta diventando sempre più dequalificante, tra clochard e partite di calcetto. Regna l'illegalità. Sarò presente al sit-in». Coinvolti anche commercianti della Galleria Principe: «Negli ultimi giorni - spiega Nando Cirella dell'Espresso Napoletano - la situazione dei senza dimora è peggiorata con aggressioni.

Ci saremo oggi e stiamo valutando di ripetere un evento analogo di protesta alla Principe». 

Video

Non tutti la pensano allo stesso modo sui cancelli notturni. Per questo, la petizione presentata al sit-in non sarà a favore di un intervento in particolare. Sarà però a favore di un intervento rapido e concreto. «Stamattina anche Gianni Simioli della Radiazza ci accompagnerà da Radio Marte nella protesta - annuncia il consigliere regionale Francesco Borrelli - Lanceremo una raccolta firme sulle possibili soluzioni, che siano cancelli, telecamere o vigilantes». Diverse adesioni arrivano dalla (vicinissima) via Verdi: «Appoggio totalmente la protesta - spiega il consigliere comunale Gennaro Acampora - Bisogna al più presto ridare dignità alla Galleria. Ci faremo carico di un ordine del giorno nel prossimo consiglio di gennaio». «Serve un partenariato tra pubblici e privati per il restauro - spiega Luigi Carbone, consigliere comunale - Poi va istituito un comitato di salvaguardia. La Galleria, come detto dall'assessore Lieto, diventi un hub culturale». «Dovrà decidere il Comune, prima di sottoporre il progetto alla Sovrintendenza - spiega il consigliere della Municipalità 1 Marcello Matrusciano - Ma le decisioni vadano prese in fretta». Confcommercio ha organizzato una riunione con i propri associati sul tema Umberto I, e non sono escluse ulteriori manifestazioni di protesta nei prossimi giorni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA