Galleria Umberto di Napoli, la mossa dei privati: «Pronti a pagare i lavori»

Galleria Umberto di Napoli, la mossa dei privati: «Pronti a pagare i lavori»
di Gennaro Di Biase
Lunedì 19 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 20 Settembre, 07:27
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Galleria Umberto: nonostante le trattative dei mesi scorsi tra Palazzo San Giacomo e privati, è ancora tutto da risolvere il rebus che riguarda i lavori sull'arco di via Toledo. Parliamo delle impalcature che ingabbiano il monumento da 8 anni. In attesa di sentenze definitive della magistratura, a muoversi è oggi il condominio di piazzetta Serao 7 che, attraverso il suo amministratore Marco Fresa, si dice «pronto a eseguire i lavori in danno. Siamo convinti che le responsabilità non siano di nostra competenza, ma i costi dei ponteggi stanno lievitando». Il Comune dovrebbe concedere l'occupazione di suolo per le nuove impalcature adeguate ai lavori. L'assessorato all'Urbanistica di Laura Lieto ha preso qualche ora per valutare la situazione.

Di sicuro, il ritardo nei lavori procura uno spreco di soldi.

Pubblici e no. «L'affitto del ponteggio costa 5mila euro al mese prosegue Fresa come contrattualizzato dal Comune con l'impresa. Il canone dei ponteggi in 8 anni è costato 400mila euro. Circa la metà della cifra è a nostro danno. In sostanza, fare i lavori costa meno che continuare a pagare i ponteggi. La spesa per il restauro sarebbe di 350mila euro, 50mila in meno di quanto sono costate le impalcature. Il progetto è già pronto, la sovrintendenza lo ha visionato. Stiamo procedendo con le pratiche per fare i lavori. Stiamo per inviare al Comune la richiesta di rilascio della concessione di occupazione suolo, ma senza riscossione dei canoni». La buona volontà e le riunioni non sono mancate, nei mesi scorsi, da quando cioè il Mattino (a dicembre scorso) lanciò la campagna di stampa per salvare la Umberto I. «Non è stato trovato alcun accordo col Comune per il contenzioso sull'arco conclude Fresa Ecco perché, in attesa della sentenza della magistratura, la delibera del condominio approva i lavori in danno, con riserva di restituzione all'esito di sentenze del Tribunale. Ho scritto a Palazzo San Giacomo il 5 settembre, chiedendo di smontare il ponteggio per sostituirlo con una struttura adatta a iniziare i lavori».

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Non solo l'arco. Il 2 agosto dopo il no della maggioranza dei proprietari a sostenere le spese per la vigilanza notturna, fu siglato il protocollo per il rilancio della Galleria. Prefettura, Comune, Camera di Commercio, Banca Intesa Sanpaolo, Unione industriali di Napoli, Confesercenti Campania e Confcommercio Napoli, Università Federico II, Soprintendenza Archeologica di Napoli e Sidief spa annunciarono l'intesa sul restauro dei pavimenti e gli accordi su vigilanza, decoro e telecamere. Sono tanti, però, i nodi ancora da sciogliere. Come spiegato dalla Lieto, bisognerà aspettare la fine del 2022 perché partano i lavori sulla pavimentazione. Più delicato, invece, il restyling delle coperture. Sulla questione della sorveglianza notturna, si aspetta il parere della sovrintendenza. Anche se non dovesse arrivare l'ok ai cancelli mobili, l'arrivo della vigilanza era annunciato entro la fine di questo mese. 

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