Liceo Umberto, c'è la tregua ma il preside avverte: «Rispettare le regole»

Liceo Umberto, c'è la tregua ma il preside avverte: «Rispettare le regole»
di Elena Romanazzi
Martedì 9 Febbraio 2021, 11:00 - Ultimo agg. 15:17
4 Minuti di Lettura

«Il dialogo con gli studenti e le famiglie non è mai venuto meno ed è una delle caratteristiche dell'Umberto, è stata fatta una organizzazione precisa a tutela dell'utenza per una offerta formativa adeguata - spiega il preside Carlo Antonelli - la prossima settimana faremo le opportune valutazioni, come in altre scuole si stanno gestendo le criticità». Le classi sdoppiate, non solo all'Umberto - ovvero metà in presenza e metà a distanza - non sono semplici. Saltano le connessioni, gli schermi diventano a volte neri (anche e soprattutto nelle scuole medie) ma tutto viene fatto nel rispetto delle regole. All'Umberto ieri era il giorno della protesta. Lo sciopero di massa non c'è stato. E le assenze dovranno essere giustificate.

I ragazzi proprio all'interno dell'Umberto sono divisi.

Spiega un alunna del primo liceo che in base ai nuovi orari si fa lezione in presenza una settimana due volte e la successiva tre volte: «Avevamo chiesto di entrare al 50% - spiega - ed stata accolta la nostra richiesta, abbiamo scioperato per entrare a scuola e ora dovremmo scioperare per non entrare? Così non ha senso». Alcuni alunni non sono entrati, pensando poi di potersi connettere a distanza quando dovevano seguire le lezioni in presenza.

Con una nota inviata a studenti, genitori, rappresentanti di classe il preside Antonelli ricorda le regole. «Da una ricognizione compiuta nella giornata odierna (ieri, ndr) - si legge - risulta che gruppi di studenti o singoli alunni di alcune classi, per le quali era prevista la didattica in presenza, non si sono presentati in Istituto, optando arbitrariamente per il collegamento a distanza. Si ribadisce, a proposito, quanto disposto dal Dpcm del 14 gennaio che prevede che le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione didattica in modo che, almeno al 50% della popolazione studentesca, sia garantita l'attività didattica in presenza, mentre la rimanente parte dell'attività si svolgerà a distanza. La partecipazione all'attività in presenza, secondo le quote previste e le disposizioni organizzative dell'Istituto, rappresenta pertanto un preciso obbligo per gli studenti al quale non è possibile sottrarsi se non per comprovati e documentati motivi. Si chiarisce pertanto che gli studenti che non si presenteranno all'attività in presenza nelle giornate previste non potranno aggregarsi al rimanente gruppo classe collegato da remoto e risulteranno assenti».

Video

Al Mercalli, Sannazaro, Pansini, Mazzini la settimana è iniziata in piena collaborazione tra alunni e dirigenti scolastici impegnati a rimodulare gli orari di quindici giorni in quindici giorni. Sono rientrate dunque le proteste fermo restando le criticità legate sostanzialmente alle connessioni che con facilità cadono, come ha anche sottolineato l'assessore Lucia Fortini, nella tradizionale diretta Facebook. «Ho ricevuto molte segnalazioni - spiega - dai dirigenti scolastici - su queste problematiche, occorrerà su questo fare una attenta riflessione».

Aumenta giorno dopo giorno la preoccupazione nelle scuole elementari. Al Minniti a Fuorigrotta un gruppo di mamme si è dato appuntamento per chiedere con forza la didattica a distanza. È questa una delle scuole dove alla ripresa 18 alunni, di una stessa classe, sono risultati positivi e dove l'Asl Napoli 1 ha attivato uno screening su buona parte della popolazione scolastica. Si sono registrati altri quattro casi di alunni positivi e per questa ragione le mamme hanno deciso di protestare fuori dalla scuola. «Ci sono bimbi - spiega una mamma - che non vogliono andare a scuola per paura di contagiare i genitori, i nonni, o i fratelli». Chiusa la Fiorelli. C'è stato un caso di positività tra i prof e ieri le due sedi della scuola, a Chiaia e a via Giordano Bruno, sono rimaste chiuse per essere sanificate. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA