Maltempo a Napoli, crolla un muro di cinta: strade e sottopassi allagati

Maltempo a Napoli, crolla un muro di cinta: strade e sottopassi allagati
di Gennaro Di Biase
Lunedì 7 Dicembre 2020, 09:00
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Se da ieri Napoli e la Campania sono entrate nella fascia di rischio Covid più contenuta, in cui non è più necessario motivare la causa degli spostamenti personali all'interno del proprio Comune, le strade sono rimaste deserte. La bufera, specialmente nella prima parte della giornata, ha scoraggiato i cittadini dal ritorno alla passeggiata. Sono stati 100 in totale, solo ieri, gli interventi dei vigili del fuoco tra Napoli e Provincia. Voragini, allagamenti, come al Ponte della Sanità. Poi auto danneggiate, tabelloni e calcinacci al vento, alberi pericolanti e strada chiusa a Poggioreale. Napoli, uscita dal rosso, ha insomma trovato il maltempo - previsto anche nelle prossime ore e ha ritrovato i cronici problemi di tenuta delle strade.

 

Tanti i dissesti, ieri, segnalati dalla polizia municipale intervenuta sui posti. Tanti e concentrati in poche ore. Il caso più grave riguarda il muro di cinta di via della Bussola, a rischio crollo. Su segnalazione dei vigili del fuoco, gli agenti della municipale hanno chiuso la strada e chiamato la Protezione Civile sul posto. Lesionato anche un muro di cinta a Scampia. Non va meglio sul fronte degli allagamenti, con il Ponte della Sanità diventato un fiume già nella mattinata. Stesso discorso per il sottopasso del Centro Direzionale, per la perimetrale Mugnano-Melito e per la perimetrale di Soccavo, dove è stato necessario anche un intervento dell'Abc. Soliti allagamenti anche nella parte bassa di via Posillipo. Non sono mancate le voragini: la più grave in via Santa Croce ad Orsolone, con la Protezione Civile sul posto, cui vanno aggiunte tre buche scavate dalla pioggia sulla carreggiata di via Fontanelle.

A Ponticelli calcinacci rovinati su auto parcheggiate. In via Simone Martini, al Vomero, a rovinare sui veicoli è stato un tabellone pubblicitario. Alberi pericolanti nella zona orientale e, in viale Umberto Maddalena è stata abbattuta dal vento la recinzione del cantiere della rotatoria Gesac, con la ditta intervenuta sul posto. I pompieri hanno lavorato ieri con quattro squadre in più, visti i numeri alti di interventi necessari.

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Danni a parte, segnalato dai vigili urbani anche l'aumento di incidenti stradali, ieri: «A parte le ovvie difficoltà a guidare sul bagnato - dice Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Trasporti in via Verdi - Tanti incidenti potrebbero essere evitati se le condizioni del manto stradale fossero migliori. Ma siamo fermi all'anno zero sul restyling di molte strade. Questi problemi non sono stati mai affrontati seriamente. Non esiste un piano di rifacimento delle infrastrutture cittadine. Quando piove, dalla Doganella cadono fiumi in piazza Carlo III. Lo stesso avviene in tutte le strade in pendenza, come Salvator Rosa, Calata Capodichino, via Masoni, dove arriva l'acqua da Miano, o a Pianura da dove piove l'acqua dei Camaldoli. Nei mesi scorsi, nel piano da 70 milioni totali di Città Metropolitana per la riqualificazione dell'asse viario cittadino, erano state inserite una trentina di strade, tra cui alcune di quelle dei dissesti di ieri: viale Maddalena, Posillipo (tratto San Luigi), e la perimetrale di Soccavo, ma non è mai successo niente di concreto, tolti pochi casi, come Corso Vittorio Emanuele e via Masoni. Si mette una pezza dopo i danni. E i continui interventi per la fibra ottica in città peggiorano le condizioni del manto stradale e dei sottoservizi».

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