Lo scirocco, i venti forti, il mare agitato, la risacca e «l’acqua alta» che sommerge il piazzale aragonese di Ischia Ponte. Ci risiamo. Il mix di condizioni meteo che provocano il fenomeno alla «veneziana» nel borgo antico ischitano, si è verificato di nuovo, e ha catturato puntualmente l’attenzione dei curiosi. Sullo sfondo c’è la silhouette del Castello, l’imperturbabile cartolina che resta affascinante e misteriosa con la sua bellezza secolare.
Ma l’invasione dell’acqua e di una massa notevole di arbusti di Posidonia sul piazzale, che resta off limts ad auto e pedoni, ha anche fatto riemergere l’annosa polemica per la mancanza di una adeguata barriera contro le maree che spesso, in passato, hanno provocato non solo allagamenti ma anche danni consistenti ad abitazioni, botteghe di artigiani, bar e negozi turistici. «Perché non si parla più della necessità di realizzare le scogliere per proteggere la zona?», questo l’interrogativo che Franco Baiocco, noto operatore ischiapontino ha sollevato ancora una volta. «Rischiando di restare puntualmente inascoltato, nell’indifferenza generale», ha aggiunto
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