Metro, a Napoli un «tesoro» da 12 milioni ma nessuno lo salva dai vandali

Metro, a Napoli un «tesoro» da 12 milioni ma nessuno lo salva dai vandali
di Paolo Barbuto
Domenica 9 Maggio 2021, 08:20 - Ultimo agg. 19:37
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L’arte non ha prezzo, ma ha un valore grande. L’arte della Metropolitana di Napoli in questo momento ha una valutazione complessiva che sfiora i 12 milioni di euro per un totale di 164 opere esposte nelle stazioni. 

Il dato viene fuori da un documento riservato di Palazzo San Giacomo che Il Mattino ha avuto la possibilità di consultare. Si tratta di un elenco accuratissimo nel quale sono riportati tutti gli interventi degli artisti che hanno abbellito le stazioni della Linea 1, e di fianco a ciascuna opera, assieme al nome dell’autore, c’è anche la valutazione commerciale al momento dell’acquisto: vengono riportati nel dettaglio sia i costi sostenuti per l’ideazione di ciascuna installazione che il prezzo pagato per la realizzazione. Insomma, si tratta di un conto economico, non di una valutazione artistica che, probabilmente, farebbe poderosamente lievitare i numeri.


Sfogliando una ad una le schede delle stazioni, viene fuori un catalogo d’arte incommensurabile ma, purtroppo, tornano alla mente anche gli episodi di teppismo, vandalismo, degrado che, alla luce del valore economico di quelle opere, assumono contorni ancora più insopportabili.


Per darvi un’idea del supplizio che certi napoletani infliggono all’arte, abbiamo ripescato un po’ di cronaca del vandalismo e abbiamo messo in calce il valore delle opere umiliate. Abbiamo ritrovato, ad esempio, la polemica che montò quando qualcuno andò a piazzare un adesivo giusto in mezzo alle gambe di una delle donne serigrafate da Michelangelo Pistoletto alla stazione Garibaldi.

Valore di quell’opera lasciata in balìa dei teppisti: 461mila euro. 


Abbiamo ritrovato le foto degli scarabocchi sul wall drawing di Sol Lewitt a Materdei. Valore dell’opera: 70mila euro. Particolare attenzione nei vandali suscita proprio l’arte di Pistoletto; Intermediterraneo che si trova a piazza Dante è stata “arricchita” con un disegno di falce e martello fatto di vernice spray rossa. Costo dell’opera: 91mila euro.

Ma non c’è solo la mano dei teppisti e dei vandali a produrre degrado sulle opere d’arte della Linea 1; certe volte contribuisce la stessa Anm a lasciare in abbandono pezzi pregiatissimi del suo stesso patrimonio. Un’approfondita inchiesta del Mattino, a firma di Gennaro Di Biase, un paio di mesi fa ha rilevato situazioni insostenibili come quella della stazione Toledo, la più bella del mondo (e anche la più costosa sul fronte delle opere d’arte). Vi abbiamo raccontato dell’imbarazzo di fronte ai tanti pannelli anneriti, intermittenti o completamente spenti che compongono (dovrebbero comporre) l’opera di Robert Wilson “By the sea... you and me”. Quell’installazione è costata alla comunità la bellezza di 520mila euro, magari un pizzico d’attenzione in più da parte di chi dovrebbe custodirla e averne cura, non guasterebbe.


A proposito di attenzione, vi abbiamo raccontato anche dell’incredulità di fronte a quel che resta di “Queste cose visibili”, idea dell’artista Joseph Kosuth che ha voluto abbellire la stazione di piazza Dante con scritte di neon tubolari dedicate proprio al sommo poeta. La frase del Convivio, riprodotta da Kosuth, al momento della nostra inchiesta, era fulminata, spenta, illeggibile e senza senso; quell’intervento artistico aveva perduto ogni senso, è stato pagato 110mila euro.

Avendo a disposizione tutti i dettagli sull’arte della Linea 1, abbiamo potuto rilevare anche il valore di ciascuna singola stazione e ci siamo divertiti a stilare una graduatoria. La stazione più “povera” in assoluto è quella vomerese di piazza Quattro Giornate nella quale sono esposte ben 15 opere d’arte che, però, nella totalità, hanno un valore di poco superiore ai 280mila euro. La stazione più “ricca”, ovviamente, è il gioiello di via Toledo che, nel totale delle due uscite mette in mostra 12 interventi artistici per un valore complessivo di 3,8 milioni.

Il titolo di opera più costosa fra quelle a disposizione della Linea 1 della metropolitana di Napoli, secondo il documento ufficiale di Palazzo San Giacomo, va senza nessun dubbio al “Mangiafuoco” di Salvatore Paladino che fa parte delle sculture ludiche presenti nell’area giochi della stazione Salvator Rosa ed ha avuto un costo vicino al milione di euro (979.530,68, per la precisione).

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