Metropolitana di Napoli, patto «anti vandali»: ripulite le opere deturpate

Metropolitana di Napoli, patto «anti vandali»: ripulite le opere deturpate
di Valerio Esca
Lunedì 26 Luglio 2021, 23:57 - Ultimo agg. 28 Luglio, 08:31
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L’arte oltre il degrado. Stamane alle 10, presso la stazione della metropolitana Materdei, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’intervento di restauro ultimato sulle opere “Colonna persa” di Ettore Spalletti e “Splotch, Non geometric form #8” di Sol LeWitt e dell’avvio dei restauri sulle opere d’arte negli spazi esterni delle stazioni Salvator Rosa e Materdei. Opere spesso oggetto di atti vandalici, quelle delle stazioni di Materdei e Salvator Rosa, che si rifanno il look grazie all’accordo interistituzionale tra Anm, Accademia di Belle Arti e Comune di Napoli. I restauri sono parte dell’articolato programma tecnico-scientifico sviluppato proprio dall’Accademia, insieme all’Azienda di mobilità, nell’ambito della convenzione triennale finalizzata alla conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio di arte pubblica delle stazioni della Linea 1 metropolitana. Con la convenzione, Anm vuole rilanciare e rafforzare, «un modello culturale di gestione che fa della cooperazione tra istituzioni, della conoscenza scientifica e della sinergia tra competenze specialistiche i suoi principali punti di forza per un’efficace opera di salvaguardia» come fu spiegato in occasione della firma della convenzione. 

Il restauro dei manufatti, due già completati e che verranno presentati oggi e altri tre in via di completamento, con materiali sintetici lavorati, assemblati e dipinti del Pfp2, è coordinato da Giovanna Cassese, sotto la cui guida ha lavorato e lavorerà il team multidisciplinare dell’Accademia, composto da restauratori professionisti, esperti in diagnostica delle cause di degrado e in documentazione fotografica.

Tra le azioni messe in campo: schedatura conoscitiva di opere e materiali costitutivi, monitoraggio dello stato conservativo, progettazione degli interventi straordinari di restauro, piani di manutenzione programmata e l’esperienza consolidata dei cantieri-scuola che coniuga la tutela del patrimonio artistico contemporaneo e la formazione dei giovani allievi dell’Accademia.

«Tutte le opere d’arte delle stazioni costituiscono una collezione unica - spiegano dal Comune - Le altre tre opere tra Salvator Rosa e Materdei saranno terminate prima della fine dell’estate». Poi si andrà avanti con il restauro di altre opere, in altre stazioni. Le opere sono state realizzate anche grazie al supporto dell’associazione “Friends of Naples”, che sarà presente questa mattina alla conferenza stampa con il suo presidente Alberto Sifola e di due mecenati, anche loro al tavolo: Gianfranco D’Amato e il gallerista Alfonso Artiaco.

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La convenzione tra le parti non prevede soltanto l’esecuzione dei restauri, ma anche interventi di catalogazione, informazioni e in futuro anche visite guidate, cantieri-scuola, attività di fatto meno visibili ma importanti e che restano nel tempo. All’iniziativa di questa mattina parteciperanno anche il vicesindaco di Napoli Carmine Piscopo, l’assessore ai Trasporti Marco Gaudini, l’amministratore unico Anm Nicola Pascale, Giovanna Cassese dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. «Lavoriamo in forte sinergia con il Comune di Napoli sulla conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico delle nostre stazioni della Metropolitana Linea 1.

Un patrimonio che abbiamo il dovere di conservare al meglio e lo abbiamo fatto in questi mesi con il restauro delle prime opere già restaurate di Materdei e di quelle in corso a Salvator Rosa, realizzate insieme all’Accademia di Belle Arti, in campo con gli insegnanti e i suoi allievi, che stanno crescendo anche curando l’arte nella rete della metropolitana della loro città» dichiara al Mattino Nicola Pascale, amministratore unico Anm. «La salvaguardia della più grande raccolta di opere di arte pubblica contemporanee delle stazioni dell’arte rappresenta per l’Accademia di Belle Arti di Napoli è per la sua scuola di restauro una grande opportunità - ha evidenziato il direttore Renato Lori, in occasione della firma della convenzione un mese fa - Si tratta di un vero e proprio dovere per la nostra istituzione, per la formazione dei giovani, ma anche perché è l’occasione per un’azione istituzionale forte di terza missione, volta a valorizzare e a rafforzare il senso identitario e di appartenenza di questo grande patrimonio contemporaneo da tramandare alle nuove generazioni».

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