Galleria Vittoria di Napoli, il grande bluff: niente lavori notturni

Galleria Vittoria di Napoli, il grande bluff: niente lavori notturni
di Paolo Barbuto
Giovedì 16 Settembre 2021, 23:11 - Ultimo agg. 18 Settembre, 09:29
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«Il cronoprogramma prevede che i turni di 20 ore di lavoro all’interno della galleria Vittoria partiranno dalla metà del mese di settembre», Nicola Montesano, responsabile territoriale dell’Anas aveva sentito il bisogno di chiarire questo dettaglio lo scorso 5 di agosto perché il Comune aveva annunciato lavori «notte e giorno» e la città si accorse che invece di notte non c’era nessuno al lavoro. Smorzò le polemiche in un’intervista al nostro Valentino di Giacomo e ottenne serenità per la prosecuzione degli interventi appena iniziati. Il fatto è che dopo aver pazientemente atteso la fine del mese di agosto e l’avvio di settembre, i napoletani s’aspettavano di voltare la boa di metà mese e scoprire, finalmente, un’attività intensa sotto al tunnel sia di giorno che di notte. Invece tutto è rimasto com’era: si lavora di giorno fino all’orario abituale dei cantieri, prima che scendano le ombre della sera, gli operai sono già tutti a casa. Per averne certezza siamo andati a verificare di persona. La fotografia che vedete in cima a questa pagina è stata scattata esattamente la sera del 15 di settembre perché eravamo andati lì sperando di raccontare la nuova svolta.

L’Anas che fa della parola “cronoprogramma” un tenace mantra, nel frattempo ha smentito le anticipazioni sul cronoprogramma fatte dal responsabile territoriale Montesano.

In un comunicato ufficiale ha manifestato tracce di un nuovo scadenzario: «A partire da lunedì 20 settembre al via anche gli interventi impiantistici, con l’implementazione di un’ulteriore squadra di operai anche in orario notturno», è scritto nella consueta nota settimanale con la quale s’informa la città sull’andamento delle operazioni. Insomma, l’avvio dei lavori notturni adesso è procrastinato alla terza decade di settembre e non più alla metà, se dovesse essere così sarebbe un peccato veniale. Anche se proprio l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade in queste settimane di interventi alla galleria Vittoria ha tenuto con frequenza a sottolineare che il cronoprogramma viene sempre puntualmente rispettato. Ovviamente il 20 di settembre saremo lì a controllare se si lavora, finalmente, anche di notte, perché la questione della Galleria Vittoria per la città di Napoli è determinante: ecco perché speravamo che fosse mantenuta la promessa di partenza il giorno 15.

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Chi si occupa di lavori stradali sa perfettamente che le difficoltà si presentano improvvise e devastanti, naturalmente anche il cantiere della galleria Vittoria ne sta affrontando una che, però, non avrebbe dovuto mai e poi mai presentarsi: dentro al tunnel ci sono ancora tre vaste aree interessate da infiltrazioni che stanno mettendo in difficoltà l’intera organizzazione degli interventi. Quelle infiltrazioni sono state segnalate la prima volta a maggio dell’esperto geologo Gianluca Minin che si infilò nelle viscere del monte Echia e spiegò che c’erano condotte fognarie che perdevano liquami. Noi, ingenuamente, eravamo convinti che dopo qualche mese il problema fosse risolto, così andammo a verificare di persona a inizio luglio e trovammo intatte le infiltrazioni: ne scrivemmo e pubblicammo video sulle pagine web del Mattino. Eravamo certi che la questione fosse stata risolta il 3 di agosto quando la galleria venne consegnata ad Anas perché la rimettesse a posto: invece gli addetti ai lavori entrarono nel tunnel e scoprirono che la pioggia di liquami era ancora lì. La ditta segnalò al presenza di quell’acqua putrida che pioveva nel tunnel e noi eravamo convinti che a metà settembre la questione fosse stata risolta dal Comune. Invece sbagliavano ancora una volta: «Anas, per confermare i tempi di ultimazione dei lavori, ha opportunamente rimodulato il cronoprogramma dei lavori anticipando l’esecuzione di alcune attività previste per la fine del mese - è scritto nell’ultima nota ufficiale -, allo scopo di assorbire il differimento di altre attività dovuto alla presenza di alcune infiltrazioni, in corso di risoluzione da parte del Comune di Napoli». Insomma la pioggia di liquami prosegue imperterrita e palazzo San Giacomo non trova soluzioni.

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A dire la verità in questi ultimi giorni di amministrazione arancione, a palazzo San Giacomo c’è anche un’altra emergenza legata alla Galleria Vittoria: la ricerca di un’azienda capace di rifare in tempi rapidissimi il manto stradale del tunnel. La questione sarebbe ridicola se non fosse drammatica: quando s’è deciso di risistemare la galleria che aveva problemi alla volta, nessuno ha pensato che sarebbe stato opportuno anche rifare il manto d’asfalto, sicché nell’accordo con Anas questo dettaglio è sfuggito e, attualmente, siamo nella paradossale situazione in cui fra 75 giorni verrà consegnata la galleria che nella parte alta è risistemata ma che ha l’asfalto devastato dall’esecuzione dei lavori. Le possibilità sono due: riaprire il tunnel e poi richiuderlo dopo qualche mese per rifare l’asfalto oppure cercare qualcuno che sistemi il manto stradale in questi 75 giorni. Secondo voi quale sarà la soluzione adottata dal Comune? 

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