Napoli, il “Maggio dei monumenti” fantasma: ​zero fondi, pochi eventi

Napoli, il “Maggio dei monumenti” fantasma: zero fondi, pochi eventi
di Luigi Roano
Sabato 23 Aprile 2022, 00:00 - Ultimo agg. 20:14
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Sarà un “Maggio dei monumenti” a scoppio ritardato e più povero di eventi quello in arrivo - dopo i due lockdown degli anni precedenti causa pandemia - per mancanza di fondi. Il sindaco Gaetano Manfredi - che ha la delega alla cultura - sta facendo letteralmente i conti per cercare di mettere in piedi un programma di spessore per soddisfare le decine di migliaia di turisti che invadono la città e dare ai napoletani una kermesse che non sia anemica. Nel bilancio per il Maggio non c’è un euro. Si tratta del consuntivo - eredità della passata amministrazione - che sarà approvato entro fine mese. Il bilancio previsionale che sarà approvato nei primi giorni di maggio sarà il primo dell’era dell’ex rettore e lì dentro si dovrebbero trovare risorse adeguate per il pianeta cultura. La sostanza è che la programmazione a oggi è prevista nella migliore delle ipotesi a partire dal 13 maggio in poi. Con una anteprima che si terrà il 6 maggio in una delle periferie della città. Quel giorno Manfredi dovrebbe dare il programma completo del Maggio.

Un evento dimezzato, ma spalmato in un periodo più lungo, il culmine sarà nella ventottesima edizione della “Festa della Musica” il 21 giugno con Napoli città capofila. Evento organizzato dal Mic retto dal ministro Dario Franceschini. Il 21 giugno il testimonial sarà la cantante Malika Ayane che si esibirà «su un palco prestigioso a stretto contatto con i luoghi della cultura» si legge sul manifesto della “Festa della musica”. Il sapore è quello di una mezza beffa perché si parla moltissimo di “Patto per Napoli” che vale un miliardo e 200 milioni con tanto di firma del premier Mario Draghi accanto a quella di Manfredi; di Pnnr con vagonate di progetti e altrettanti di milioni, ma il Comune e la città continuano a vivere momenti di grandi sofferenze come nel passato remoto e in quello più recente visto che questa massa di denaro concretamente non produce effetti.

L’unica spiegazione logica è che questi finanziamenti non sono ancora stati accreditati sui conti correnti di Palazzo San Giacomo, fatto che spiegherebbe le difficoltà di Manfredi. 

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In questo contesto già molto problematico arriva l’avvertimento del presidente della Regione Vincenzo De Luca in diretta Facebook, dove annuncia che al Comune quanto ai finanziamenti per la cultura l’ente di Santa Lucia come già fatto per il San Carlo stringerà ancora di più i cordoni della borsa. «Ho parlato con il sindaco di Napoli che eredita un decennio di disastri - dice il governatore - gli ho anticipato che sulla cultura dovremo riequilibrare i contributi tra Comune e Regione perché dobbiamo far fronte ad emergenze sociali». Per poi affondare il colpo: «Quest’anno faremo uno sforzo straordinario, ma dobbiamo trovare forme di riequilibrio».  

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Il Maggio dunque in bilico almeno per quest’anno. A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Luigi Carbone del gruppo Napoli solidale - Europa verde. Carbone è esponente di Europa verde e racconta come stanno le cose: «Abbiamo trovato una città senza Infopoint e con zero euro in cassa sui capitolo cultura e questo non ci consentirà di organizzare gli appuntamenti classici della città come il “Maggio dei monumenti” come vorremmo». Carbone spiega come si stia cercando di «fare un programma per il Maggio prolungandolo fino a giugno dignitoso per i napoletani e i visitatori, facendo slittare in avanti la data di apertura dell’evento». Un tema che quelli di Europa Verde sentono molto, tanto che il consigliere regionale del partito Francesco Emilio Borrelli è abbastanza critico: «Programmazione e quotidianità. Queste sono le due parole che devono essere fissate nella testa di ogni amministratore campano. I turisti stanno arrivando nonostante i pessimi servizi che vengono offerti. Ma non si può continuare così. Il Maggio dei monumenti è un evento fondamentale che anche se con pochi fondi bisognava programmare e mettere in piedi casomai affidandosi all’aiuto dei privati. Invece sembra che l’andazzo sia di continuare a “vivacchiare”». Borrelli annuncia iniziative politiche: «Napoli sembra la “Bella addormentata” che aspetta un principe azzurro che la faccia risvegliare. Poiché notiamo un’azione stanca e poco propositiva martedì faremo una riunione con le associazioni dei B&B per cominciare a portare avanti delle iniziative concrete per permettere ai turisti di avere un bel ricordo della città e stimolare le Istituzioni a offrire dei servizi degni di questo nome». 

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