Napoli a rischio crollo, edifici nel degrado sulle strade dei turisti

Napoli a rischio crollo, edifici nel degrado sulle strade dei turisti
di Paolo Barbuto
Domenica 1 Dicembre 2019, 10:30 - Ultimo agg. 14:49
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Per capire quant'è pericolosa la città di Napoli non bisogna fare molta fatica, basta sfogliare la documentazione ufficiale di Palazzo San Giacomo nella quale c'è scritto con puntualità che in alcuni quartieri gli edifici in cattivo/pessimo stato di conservazione sono la maggioranza. Il record va al Pendino dove il 78,2% dei palazzi è malmesso, segue a ruota San Lorenzo con il 75,8% delle strutture considerate pericolose.

E siccome il pericolo è reale e incombente, ci sono squadre di tecnici che percorrono la città e verificano i palazzi, con maggiore attenzione dopo la tragedia dell'estate scorsa quando un commerciante perse la vita a via Duomo, colpito alla testa dal crollo di un cornicione. I sopralluoghi producono ordinanze a firma del sindaco il quale ha il potere di imporre lavori urgenti per mettere in sicurezza i palazzi più pericolosi. Anche a novembre (come ogni mese) le ordinanze a tutela della pubblica incolumità sono state tantissime, più di sessanta. Spulciando tra gli indirizzi dei palazzi rischiosi, sono venuti fuori luoghi dove la sicurezza dovrebbe essere più alta: si tratta delle strade del centro storico che, soprattutto nel mese di dicembre, vengono prese d'assalto dai turisti.
 

Una delle ordinanze riguarda via Raimondo de Sangro di Sansevero, la stradina che conduce da piazza Miraglia alla cappella Sansevero, quella lungo la quale si snoda la lunga coda di turisti in attesa di poter accedere per ammirare il Cristo Velato di Sammartino.

Attualmente ad essere considerato pericoloso è l'edificio che si trova al numero 27 della strada, per il quale i tecnici del Comune hanno rilevato distacchi di intonaco, frontalini, sottobalconi e cornicione: una situazione decisamente preoccupante che ha imposto a Palazzo San Giacomo di chiedere al condominio di vietare l'utilizzo dei balconi ai residenti e di transennare l'area circostante il palazzo sulla strada.

Proprio nella stessa stretta via, lungo la quale si accalcano i turisti, già a luglio erano stati segnalati preoccupanti cedimenti da parte di un altro edificio che, nel frattempo, ha agito per limitare il pericolo e dare il via a lavori di ristrutturazione.

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C'è, poi, un altro documento che riguarda l'area del Centro Storico: si tratta di un'ordinanza identica alla precedente ma riferita a via Nilo, la strada che conduce direttamente davanti alla statua del dio Nilo, nel mezzo di SpaccaNapoli. Non vi sfuggirà che anche questa strada è abbondantemente frequentata dai turisti e per darvi un'idea della prossimità del pericolo alla folla dei visitatori vi spieghiamo che l'edificio ritenuto a rischio si trova al civico numero 30 di via Nilo che dista appena 62 metri dalla famosa statua antica.

In questo caso i problemi sembrano di più lieve entità, il sindaco scrive che i dissesti rilevati si concentrano esclusivamente sulle facciate dalle quali potrebbero verificarsi distacchi di intonaco.

Anche per questo condominio, come per tutti gli altri ai quali viene consegnata un'ordinanza a tutela della pubblica incolumità, il documento è chiaro: bisogna intervenire al più presto per cancellare il pericolo altrimenti verrà sporta una denuncia ufficiale e si procederà alle sanzioni per vie legali.
 
 

A via Santa Maria Antesaecula è nato Totò, il principe della risata e il re del cuore dei napoletani. In un palazzo nei pressi della casa natale dell'attore simbolo della città è stato allestito un angolo che custodisce un busto realizzato dallo scultore Antonio Januario. L'edificio nel quale è incastonata la scultura è stato oggetto di ispezione che ha convinto il sindaco a firmare una specifica ordinanza: l'immobile al numero civico 90 mostra distacco di intonaco dalle facciate e pericolo di cedimento del cornicione.

Anche in questo caso, rispetto all'edificio pericoloso, la casa di Totò, meta di continuo pellegrinaggio da parte di napoletani e turisti, è a un passo: in totale la distanza è pari a 36 metri, praticamente nulla.

A dire la verità tutto il quartiere è decisamente malmesso: secondo gli ultimi rilevamenti disponibili presso Palazzo San Giacomo, alla Stella su 1.016 edifici censiti, ben 769 sono in cattivo o pessimo stato di conservazione: un'enormità.
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