Napoli, sette ettari di verde affidati ai privati: «Basta con l'incuria»

Napoli, sette ettari di verde affidati ai privati: «Basta con l'incuria»
di Valerio Esca
Giovedì 28 Giugno 2018, 10:26
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L'area verde abbandonata all'esterno dell'ospedale Cardarelli trova finalmente una seconda vita. È stata affidata all'Expert dei Colli Aminei la manutenzione dell'aiuola di settemila metri quadrati, ad oggi ritrovo di blatte, deiezioni canine, bottiglie abbandonate ed erba bruciata. Dopo anni di incuria, dunque, un privato ha deciso di farsi carico dell'area, tra le più significative della zona collinare.

L'Expert Colli Aminei ha presentato qualche mese fa regolare domanda alla direzione centrale Ambiente e tutela del territorio, servizio Verde della città, e alla quinta Municipalità. Il Comune ha vagliato la regolarità della proposta di affidamento e ha espresso parere favorevole, ma l'accelerata decisiva è arrivata dal parlamentino Vomero-Arenella. «Ci siamo adoperati per salvare un polmone verde dell'area ospedaliera. Era in condizioni pessime» spiega il presidente della quinta Municipalità Paolo De Luca, che ha lavorato al progetto insieme con l'assessore all'Ambiente del parlamentino, Antonio Iozzi. La manutenzione, in questo caso riqualificazione, sarà effettuata a totale cura e spese dell'affidatario, in base alle prescrizioni tecniche dell'amministrazione. A titolo gratuito Expert potrà utilizzare l'acqua per gli impianti di irrigazione, limitatamente all'innaffiamento della vegetazione. Il Comune, durante il periodo di affidamento, potrà eseguire sopralluoghi per verificare lo stato dell'area. Expert potrà invece posizionare all'interno delle aiuole i cartelli pubblicitari del punto vendita dei Colli Aminei.
 
L'area esterna al nosocomio non è l'unica affidata al gruppo di grande distribuzione di prodotti elettronici, che si prenderà cura anche delle aiuole di piazza Medaglie d'Oro. «Il nostro impegno - sottolinea il numero uno della Municipalità - è mirato al recupero di tutte le aree verdi abbandonate. Tutto questo mentre a Palazzo San Giacomo, per le sue competenze in fatto di alto fusto, l'assessore al Verde latita». Il presidente del parlamentino ricorda: «Abbiamo persino fatto un bando per recuperare 2 mila euro utilizzati per comprare le attrezzature al nostro servizio giardini. Altrimenti avremmo tenuto gli operatori a fare nulla. C'è bisogno di uno sforzo maggiore da parte dell'amministrazione. Invece si naviga a vista e sul verde sono completamente impreparati. Si inseguono gli eventi oramai». De Luca si riferisce alle cadute di alcuni alberi registrate negli ultimi mesi: in via Alvino e via Puccini, nei pressi del liceo Sannazaro. «Purtroppo - aggiunge - manca la manutenzione e non è pensabile lasciar passare troppo tempo tra un intervento e l'altro. Dovremmo pensare ad una nuova strategia».

L'iniziativa legata all'affidamento senza fini di lucro delle aree verdi del Comune, a soggetti privati, è stata lanciata nel dicembre 2011, grazie ad una delibera di Consiglio comunale. L'idea dell'ex vicesindaco con delega all'Ambiente di Palazzo San Giacomo, Tommaso Sodano, nacque dall'esigenza dell'amministrazione di mantenere, conservare e migliorare il verde pubblico attraverso la partecipazione diretta di associazioni, enti o privati cittadini. Così il Comune, sette anni fa, accogliendo la proposta del Mattino, decise di creare un apposito strumento normativo per la salvaguardia del territorio e nello specifico delle aree verdi urbane. In maniera tale da attivare la partecipazione dei cittadini.

Dal dicembre 2011 all'aprile 2017, ultimo dato utile, sono state affidate 375 aiuole. «Tenendo conto del dato vecchio oramai di un anno, tra chi ha lasciato l'affidamento e chi ha deciso di prendere in gestione nuovi spazi, ci si aggira intorno alle 400 aree affidate» fanno sapere da Palazzo San Giacomo. Ma gli addii non sono certo pochi, a causa delle modalità di irrigazione. I punti di adduzione dell'acqua, in diverse aree verdi, non sono agevoli e il più delle volte i bocchettoni non sono funzionanti. La conseguenza è che le aiuole arrivano a seccarsi con le alte temperature, soprattutto con il caldo primaverile ed estivo.
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