Napoli, traffico in tilt: chiuso il tunnel delle Quattro giornate, è pericoloso

Napoli, traffico in tilt: chiuso il tunnel delle Quattro giornate, è pericoloso
di Paolo Barbuto
Sabato 5 Giugno 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:11
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Acqua copiosa dalla volta del tunnel delle Quattro Giornate, preoccupazione e chiusura immediata, perché con le gallerie non si scherza e non si rischia. Collegamento da Mergellina a Fuorigrotta vietato per l'intera giornata e riaperto solo in serata ma a una sola corsia di marcia perché ci sono ancora tanti controlli da fare.

Non è un momento felice per le gallerie napoletane: solo una su tre, la Laziale, per adesso non mostra segni di dissesto, le altre due, in testa la Vittoria chiusa da otto mesi, sono la plateale rappresentazione dei guai che vengono generati dalla mancata manutenzione. 

Il tunnel delle Quattro Giornate è stato chiuso ieri mattina in seguito all'allarme lanciato da alcuni automobilisti che hanno sentito l'acqua scrosciare sulle loro auto mentre transitavano.

Verifica immediata della situazione da parte della polizia municipale e decisione presa senza indugi: vietare il passaggio delle automobili.

Subito dopo è venuto il momento dei controlli da parte dei tecnici, sul posto personale della Protezione Civile e dei vigili del fuoco che ha condiviso le preoccupazioni e la necessità di bloccare il transito. L'infiltrazione generava perdite estremamente copiose, impossibile pensare allo sfogo dell'acqua piovana e anche ipotizzare la piccola perdita di una conduttura. C'era qualcosa che faceva passare litri e litri d'acqua nella pancia della collina che sovrasta la galleria.

In azione gli esperti del servizio fognature e dell'Abc. Il problema è stato individuato e sono iniziate le riparazioni che hanno occupato l'intera giornata fino alle prime ombre della sera. 

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Nel frattempo, tutt'intorno al tunnel è scoppiato il caos. Paralisi di traffico con ripercussioni fino a metà del corso Vittorio Emanuele da un lato e fino a via Posillipo dall'altro. Difficoltà insormontabili anche alla Riviera di Chiaia che ha subito il caos e i rallentamenti di via Piedigrotta che si esaurisce proprio in direzione della galleria chiusa.

La polizia municipale ha cercato di gestire la situazione ma è stato impossibile riportare ordine di fronte alla chiusura di un percorso determinante come quello del tunnel che va in direzione di Fuorigrotta, così le code si sono protratte per l'intera giornata fino alle 19 quando la galleria è stata parzialmente riaperta.

Una sola corsia di marcia a disposizione degli automobilisti perché non si sa ancora cosa sia accaduto al di sopra della volta, l'acqua potrebbe aver generato problemi non visibili ma pericolosi, così bisognerà continuare gli approfondimenti fino ad escludere completamente ogni pericolo per le auto in transito.

Il Comune, in una nota ufficiale, ha spiegato che all'esito dei controlli «i tecnici del Comune, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, non ravvisando condizioni di pericolo, hanno dato il via libera alla riapertura, limitando, a scopo precauzionale, il transito alla sola corsia centrale. Una volta conclusi gli ulteriori approfondimenti tecnici, tuttora in corso a cura dell'Abc Napoli Azienda Speciale, sarà possibile procedere alla rimozione del restringimento ed alla riapertura della pista ciclabile, che resta nel frattempo interdetta all'uso».

Insomma ci sarà ancora da penare prima di poter percorrere liberamente la galleria delle Quattro Giornate. 

Ai lunghi tempi d'attesa per le galleria i napoletani del resto sono abituati.

È dalla fine di settembre che aspettano la riapertura della galleria Vittoria nella quale, al momento, non sono stati ancora avviati i lavori di ristrutturazione.

Il grande evento dell'avio dei lavori sembra sempre dietro l'angolo eppure viene costantemente rinviato per i più disparati motivi. Dopo il lungo stop imposto dalla Procura, che sequestrò la struttura e non ne consentì il dissequestro a dicembre chiedendo ulteriori verifiche sulla sicurezza, da un paio di mesi i vincoli sono stati rimossi, i lavori potrebbero partire, ma la burocrazia sta bloccando tutto.

È stato necessario procedere alla redazione di un progetto esecutivo che è stato affidato a un esperto esterno all'Amministrazione Comunale, poi è stato necessario trovare i fondi (due milioni) che sono stati pescati da un vecchio accordo con Rfi nell'ambito dell'ingresso dell'Alta Velocità a Napoli. Adesso bisogna firmare l'accordo con Anas, che eseguirà materialmente i lavori, ma la documentazione è ancora al vaglio degli uffici legali prima di arrivare alla tanto attesa firma.

Nel frattempo il tempo concesso dalla Procura (quattro mesi) per eseguire i lavori, sta volando. Due mesi sono già andati via, se non si partirà subito, l'obiettivo sarà impossibile da raggiungere. 

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