Napoli, cede anche via Manzoni: voragine e traffico in tilt

Napoli, cede anche via Manzoni: voragine e traffico in tilt
di Paolo Barbuto
Martedì 16 Marzo 2021, 23:59 - Ultimo agg. 17 Marzo, 09:39
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Lo stato di manutenzione di una città non si misura solo osservando quel che c’è in superficie: chi deve badare alla tutela dei cittadini dev’essere capace anche di controllare quel che c’è nelle viscere della città, e le viscere di Napoli sono profondamente malate. 

Ieri a via Manzoni c’è stato uno sprofondamento, l’asfalto è stato ingoiato dal vuoto che s’era creato al di sotto per via di una conduttura dell’acqua che s’è spaccata chissà quando, e dopo mesi è riuscita a portare via tutto il sostegno alla strada. Una settimana fa era successa la stessa cosa al Vomero, a via Aniello Falcone: nella profonda buca rimase incastrato un autobus di linea e i passeggeri fuggirono terrorizzati. Anche in quel caso l’asfalto era stato ingoiato da un vuoto creato da una conduttura spaccata. Adesso non resta che aspettare il prossimo cedimento, nella consapevolezza che a Napoli nessuno è capace di prevenire, di prevedere, di manutenere. 

 

Un avvallamento s’era mostrato già nei giorni scorsi ed era anche stato lanciato un piccolo allarme per controllare cosa stava succedendo a quel tratto di via Manzoni che si trova subito dopo l’ospedale Fatebenefratelli, in direzione di Posillipo. Era già chiaro che c’era un problema di dilavamento d’acqua, solo che mentre si iniziava a capire l’entità del danno è scoppiata la grana.

Si è appurato che una enorme porzione d’asfalto galleggiava nel vuoto. Immediatamente è stata disposta la chiusura al traffico di quel tratto di strada. Così i vigili si sono piazzati su via Manzoni a trecento metri dal pericolo sia da un lato che dall’altro della strada e hanno impedito il transito alle auto. Il blocco della circolazione (per quanto temporaneo) ha generato caos nella viabilità. La coda di auto in direzione Vomero è stata leggermente più contenuta anche perché i vigili imponevano di tornare indietro e in quell’area abitualmente il traffico è meno aggressivo. Maggiori difficoltà all’altezza del blocco della circolazione in senso opposto con le vetture dirette verso Posillipo che si accalcavano generando code e, una volta invertito il senso di marcia, andavano ad accrescere il caos anche in direzione opposta.

Fortunatamente l’intervento d’urgenza è durato poco meno di due ore. Una volta accertato che la porzione pericolante d’asfalto era concentrata esclusivamente nella carreggiata interna, è stato deciso di riaprire il traffico a senso alternato, ma anche in questo caso la viabilità ne ha pesantemente risentito.

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Sul posto, dopo aver visitato il deposito dei tram per accertare la questione della vendita (sfumata) dei mezzi più antichi, è giunto anche l’assessore alla viabilità Marco Gaudini che nelle ultime settimane continua a fare sopralluoghi su strade sprofondate e continua a spiegare che gli interventi del Comune sono rapidi e immediati.

Gaudini è seduto su quella poltrona solo da qualche mese, è evidente che non può assumersi responsabilità per la gestione sconsiderata della questione manutenzione. La verità è che sarebbe necessario uno screening di tutti i sottoservizi, di ogni cavità, di tutto quel che riguarda il sottosuolo sgangherato della città.

Del resto la vicenda della galleria Vittoria avrebbe dovuto essere d’insegnamento: quel tunnel è chiuso perché al di sopra, nella montagna, c’è un mondo di perdite d’acqua, infiltrazioni e degrado. E quel mondo individuato nel cuore di Monte di Dio è identico a quello di tutta la città. 

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