Natale a Napoli, luci sulla città: «È il simbolo di un nuovo inizio»

Natale a Napoli, luci sulla città: «È il simbolo di un nuovo inizio»
di Paolo Barbuto
Domenica 14 Novembre 2021, 08:00 - Ultimo agg. 19:26
4 Minuti di Lettura

La regìa della cerimonia di accensione delle luci natalizie è ben studiata e affascinante. Il count down parte dal presidente Fiola: «Dieci, nove, otto...», a lui si accodano gli ospiti d'onore della cerimonia, il sindaco Manfredi e il vescovo Battaglia, tutt'intorno dieci bimbi che sono sul palco in rappresentanza delle dieci municipalità di Napoli e pure loro emozionati partecipano al conto alla rovescia. Allo zero il pulsante accende strade e piazze dal Plebiscito a Scampia: alle spalle dei protagonisti, nell'emozionante salone della Camera di Commercio, c'è un maxischermo che proietta le immagini da sei luoghi della città. Quando s'accendono le luci natalizie su Napoli esplode un applauso liberatorio, commovente.

Le luci di Natale che si accendono a metà novembre sono una novità per la città. Hanno generato polemiche e qualche tensione, eppure nel giorno dell'accensione, durante la piccola cerimonia, tutto sembra tornare alla normalità e, anzi, nella casa della Camera di Commercio che ha organizzato l'iniziativa, sembra quasi che si stia stringendo un patto per la rinascita della città, come se quelle luci avessero il potere di cambiare il corso della storia. Un patto ufficiale non è stato, ovviamente, siglato, eppure c'era. Il progetto di rinascita era naturalmente nelle parole del padrone di casa Ciro Fiola: «Queste illuminazioni dovranno rappresentare il volàno della ripartenza del commercio, avranno il potere di cancellare i giorni drammatici della pandemia.

Porteranno il sorriso ai bimbi, ed è da quel sorriso che ricomincia tutto». 

La nuova via indicata dalle luci scintillanti sulla città è stata nelle parole del sindaco Gaetano Manfredi il quale non ha esitato a ringraziare la Camera di Commercio «perché se non ci fosse stata questa iniziativa la città non avrebbe avuto luci natalizie», poi ha garantito vicinanza al commercio «ascolteremo tutti, faremo nostre le difficoltà di ciascuno e assieme ripartiremo». Infine ha lanciato un appello ai napoletani: «Siate prudenti, il virus circola ancora. Andate a vaccinarvi e mantenete mascherine e distanziamento per evitare la possibilità di nuove restrizioni che sarebbero drammatiche soprattutto per il commercio»

Infine il patto per la rinascita sancito sotto le luci del Natale ha assunto forma poetica e tenace nelle parole del vescovo Mimmo Battaglia il quale è stato chiamato a benedire l'iniziativa ma prima ha spiegato che «queste luci devono servire a illuminare Napoli, la Napoli bella, vitale, vivace che deve venire fuori, la città dei bimbi che si emozioneranno ma anche quella degli adulti che devono essere capaci di osare, di sognare. E quel sogno ce l'abbiamo sotto gli occhi, si chiama Napoli».

Intenso e il momento conclusivo in cui il vescovo Battaglia ha benedetto il momento: «Scenda la benedizione sulla bellezza e sui sacrifici di Napoli, questa iniziativa porti luce nitida sul bello di questa città». 

Video

Al momento dell'accensione una piccola folla s'era già raccolta nelle piazze. Al Plebiscito l'illuminazione dello spettacolare albero di venti metri è stata salutata da un fortissimo applauso al quale sono seguiti centinaia di selfie. Qualche difficoltà (giustificata) per la mancata accensione di alcuni spezzoni di luminarie: metà Corso Umberto è rimasta al buio, anche alcune strade del Vomero non si sono accese al momento giusto, ma si tratta di piccoli problemi che saranno presto risolti.

Il progetto della Camera di Commercio, però, non si ferma all'accensione delle luminarie. Nei prossimi giorni sarà assegnato il bando per la realizzazione di due casette di Babbo Natale che saranno sistemate in due luoghi della città, probabilmente uno al centro e uno in periferia perché, come ha chiarito ancora una volta il sindaco Manfredi, «non dovrà esistere più il concetto di periferia. Napoli è una sola, in ogni quartiere, non ci sono e non ci saranno differenze». 

 

Già stabilita la presenza di animazione domenicale diffusa in città e pronto a partire anche l'affascinante progetto di proiezioni con animazioni tridimensionali su tre edifici storici della città: il Maschio Angioino, Castel dell'Ovo e l'Albergo dei Poveri a piazza Carlo III. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA