Parco Virgiliano, anfore a rischio crollo: chiuso il varco storico

Parco Virgiliano, anfore a rischio crollo: chiuso il varco storico
di Paolo Barbuto
Venerdì 11 Giugno 2021, 08:30 - Ultimo agg. 12 Giugno, 08:33
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Arrampicarsi davanti all'ingresso del parco Virgiliano e scoprire che è transennato, perché le gigantesche anfore potrebbero caderti sulla testa, è un colpo al cuore. Sapere che quel pericolo è stato segnalato da una decina di giorni e che il Comune non ha messo in atto una procedura urgentissima per sistemare la situazione, regala una sensazione di rabbia e dispiacere. Un altro pezzo di Napoli lasciato in abbandono, si sta accasciando, nel disinteresse di chi dovrebbe occuparsi della città.

Una decina di giorni fa i segnali del pericolo imminente: calcinacci piovuti dall'alto delle colonne dell'accesso monumentale.

Richiesta di verifica ai vigili del fuoco e intervento immediato dei caschi rossi i quali si arrampicarono in cima alle colonne, faccia a faccia con le anfore, e scoprirono che la situazione era decisamente grave, tanto da chiedere interventi immediati e pretendere che l'intera area non venisse praticata. 

La segnalazione è arrivata al Comune, proprietario della struttura e garante. La soluzione è stata semplicemente quella di piazzare un po' di plastica rossa per evitare a chiunque di avvicinarsi al pericolo. Poi null'altro, non una procedura d'urgenza, non un tentativo di intervento con mezzi di fortuna, nemmeno un grido d'allarme affinché qualcuno si mettesse a disposizione per salvare quest'altro pezzo della città storica che sta cedendo. Nulla. Solo il divieto di transito attraverso quel cancello e l'invito agli eventuali visitatori ad utilizzare il secondo ingresso, quello su via Tito Lucrezio Caro, anche se poi, in qualche modo è stato aperto un cancelletto laterale dell'accesso monumentale, attraverso il quale le persone entrano senza nessun problema.

Palazzo San Giacomo sapeva perfettamente che quell'ingresso monumentale aveva bisogno di essere recuperato. Ne era talmente consapevole da aver inserito il restauro di quella struttura nell'ambito del progetto Monumentando. Nell'agosto del 2015 vennero montate impalcature attorno alle colonne che reggono le anfore, venne eseguito un lavoro di pulizia delle superfici lapidee e degli storici marmi che risalgono agli anni 30 del secolo scorso quando il parco venne inventato.

A dire la verità, secondo i documenti ufficiali del Comune sarebbe stato necessario anche dare almeno uno sguardo alle gigantesche anfore; la scheda dell'intervento all'ingresso del Virgiliano spiega che doveva essere prevista anche la «verifica strutturale per le anfore sulle colonne, ed eventuali consolidamenti di parti distaccate o disconnesse». 

 

Sono passati sei anni da quei giorni, un tempo infinito per andare alla ricerca di verità su quel che venne chiesto e su ciò che è stato fatto. L'unica certezza è che oggi, nel 2021, l'ingresso del parco Virgiliano è pericolante e non c'è nessuno pronto a intervenire per rimetterlo in sesto. Il presidente municipale Francesco de Giovanni spiega cdi essere affranto per la situazione «ne sono a conoscenza, lo ritengo un ulteriore schiaffo in faccia alla città. Ho già chiesto in via informale che si intervenga, lo farò ancora ma ho la certezza che non accadrà nulla perché questa città è allo sbando più totale».

«La chiusura dell'ingresso principale del Virgiliano è l'ennesima sconfitta per la città. Oramai si transenna tutto come soluzione per giustificare la scarsissima manutenzione che viene effettuata su qualsiasi bene pubblico a partire dal verde, fino ai monumenti e alle strade. Un disastro continuo e costante», hanno detto il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, e quello del Sole che Ride alla I Municipalità, Gianni Caselli, che ha effettuato un sopralluogo proprio sull'ingresso interdetto al pubblico e transennato. 

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