Napoli, la vita degli autisti dell'Anm tra degrado e rifiuti all'attestamento di Pianura: «Non si può lavorare così»

Napoli, la vita degli autisti dell'Anm tra degrado e rifiuti all'attestamento di Pianura: «Non si può lavorare così»
di Oscar De Simone
Mercoledì 9 Giugno 2021, 19:21
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E' una delle piazze più abbandonate ed isolate del quartiere dove i continui sversamenti rendono difficile il passaggio dei cittadini ed il lavoro degli autisti dell'Anm. Una vera discarica a cielo aperto, ai margini di via Pablo Picasso, che ha costretto gli impiegati dell'azienda napoletana alla mobilità a segnalare le precarie condizioni igienico sanitarie alle istituzioni competenti.

Prima alla stessa azienda e poi ai rappresentanti della IX Municipalità che, come si apprende dagli stessi autisti, si sarebbero impegnati a ripulire la zona in tempi brevi. Ma intanto il degrado persiste.

I rifiuti continuano a rimanere sui marciapiedi ed accanto ai pullman fermi all'attestamento di Pianura che mai come ora, rischia una vera invasione di insetti e roditori. «L'attestamento di Pianura – afferma Marco Sansone del coordinamento regionale Usb – è una bomba ecologica. Con il primo caldo iniziano a venire fuori topi ed altri animali pericolosi.

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Una situazione veramente difficile che ci troviamo a fronteggiare da tempo e che nessuno, sino ad ora, è ancora riuscito a risolvere. Oltretutto i nostri servizi igienici sono ad un centinaio di metri da qui e questo rende tutto ancora più difficile. Dobbiamo camminare in strada per evitare i marciapiedi sporchi ed impraticabili e questo non ci sembra decoroso. Sarebbero necessari interventi di pulizia programmata che noi abbiamo suggerito ai lavoratori della ditta appaltatrice dell'Anm che si occupa della disinfestazione dei bus». 

Una proposta che per ora non è stata presa in considerazione ma che non sarebbe la sola. Anche l'installazione di dispositivi di videosorveglianza è un punto su cui i lavoratori battono da tempo. Unico modo – a loro dire – per evitare il ripetersi di sversamenti abusivi ed altre azioni illegali. «Le telecamere sarebbero utili – continua Sansone – per stanare i pirati dei rifiuti e tutti coloro vengono a creare disordini. Queste zone le frequentiamo ogni giorno e non possiamo rischiare di mettere in pericolo la nostra salute. Siamo stanchi di vivere questo degrado e faremo di tutto per essere ascoltati. E' indecente continuare a lavorare tra sporcizia, ratti e rifiuti».

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