Pietà dei Turchini, a Napoli c'è il trono-altare per la Madonna che scioglie i nodi

Pietà dei Turchini, a Napoli c'è il trono-altare per la Madonna che scioglie i nodi
di Gennaro Di Biase
Domenica 3 Aprile 2022, 10:56
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È stato inaugurato ieri, alla chiesa della Pietà dei Turchini di via Medina, un trono-altare per la Madonna che scioglie i nodi. Parliamo di un culto cattolico che trova sempre più adesioni da parte dei fedeli di tutto il mondo, e che porta a Napoli circa «10mila pellegrini al mese», spiegano dalla stessa Pietà dei Turchini. Numeri, insomma, tutt'altro che trascurabili. Erano tante, infatti, le persone e le telecamere (anche di Tv2000) presenti alla cerimonia officiata dal parroco Don Simone Osanna, che si è conclusa con un incendio dei nodi, cioè delle preghiere, scritte su un fazzoletto, che i devoti lasciano annodate in un'apposita urna davanti al dipinto della Vergine. Al rito, ieri, ha preso parte tra gli altri anche il vescovo ausiliare, Monsignor Michele Autuoro.



Il trono-altare per il dipinto partenopeo della Madonna che scioglie i nodi (che è una riproduzione: la versione originale risale all'inizio del Settecento, è opera del pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner, ed è conservata in Germania, precisamente ad Augusta) è stato finanziato con le offerte dei tanti fedeli, ed è stato realizzato da Guglielmo Muoio, fornitore ufficiale della Real Casa di Borbone e maestro presepaio.

Un nodo, nel significato del culto (e del dipinto), rappresenta la sofferenza, è il segno di un problema da sciogliere. E un nodo sciolto dalla Vergine è una grazia ricevuta. «Oggi è un'occasione speciale - ha detto don Osanna nel suo saluto di ieri al vescovo ausiliare - Un momento tanto atteso dagli innumerevoli devoti sparsi in ogni parte d'Italia e d'Europa. Oggi benediciamo il trono a Maria che scioglie i nodi, offriamo alla Madonna una sistemazione dignitosa.

La offrono i devoti, che hanno voluto partecipare alla realizzazione di quest'autentica opera d'arte. Il trono sarà anche un altare sul quale, il 28 di ogni mese, giorno del prodigio, e quando se ne presenterà l'opportunità, celebreremo il sacrificio del Signore. Abbiamo adornato il tempio, ma non ci siamo mai stancati di aiutare i bisognosi, di consolare gli afflitti, di accogliere chi veniva addolorato ai piedi di Maria a cercare sollievo per il suo dolore. E continueremo a farlo. Finché ne avremo forza. Siamo qui a benedire questo trono perché Maria lo ha voluto. Siamo sicuri che Ella continuerà a dispensare le sue grazie». Dalla Pietà dei Turchini ricordano che «arrivano pellegrini da tutta l'Italia, a visitare il dipinto: dalla Puglia, dal Lazio, dal Veneto. Ci scrivono addirittura dall'estero, e in particolare dalla Germania. Anche il Papa è devoto della Madonna che scioglie i nodi. È partita una petizione diretta all'Arcivescovo Battaglia perché questa chiesa diventi un santuario. Questo evento costituirebbe un unicum nella chiesa cattolica, quello di una chiesa che diventa anche un santuario».
 

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