Port'Alba a Napoli accese a le 100 lanterne di Marras: torna la luce nella via dei libri

Manfredi: «I “fantasmi” di Marras illuminano Port'Alba con la loro magia»

Le luci a Port’Alba
Le luci a Port’Alba
di Vincenzo Cimmino
venerdì 9 agosto 2024, 21:46 - Ultimo agg. 10 agosto, 00:24
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Di tempo ne è servito molto, ma qualcosa sta cambiando. In positivo. Siamo a via Port’Alba, la via dei libri e dei librai. Cerniera tra piazza Bellini e piazza Dante, zona franca a cavallo di diverse movida. Terra dimenticata, o almeno così sembrava. Il rilancio della strada che prende il nome dalla porta del 1625 è iniziato nove mesi fa. È stato fatto molto, grazie al giornale Il Mattino, all’Associazione Culturale Port’Alba e al Comune. I librai, e con loro i commercianti della zona, sorridono. Certo provati, stanchi, ma felici. La sfida per recuperare una delle zone pedonali più trafficate della città procede. Luci a San Siro, intonano a Milano, luci a Port’Alba, ammirano a Napoli. È sono le luci di Antonio Marras. La sua installazione aerea «Questi miei fantasmi» torna a illuminare il cielo napoletano. E lo fa da stasera, 9 agosto.

«Il progetto per restituire a via Port'Alba la sua storica bellezza e la sua antica vocazione culturale – ha dichiarato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – si compone di vari elementi: ha preso il via con il nostro stanziamento di 200mila euro per il restauro dell'Arco Monumentale, si è concretizzato con il patrocinio delle presentazioni letterarie all'aperto e oggi prosegue con l'installazione aerea e luminosa dell'artista Marras.

I “fantasmi” di Marras illumineranno Port'Alba con la loro magia, con il richiamo allo spirito esoterico della nostra città, che è parte della nostra tradizione. Ogni lampada rappresenta quel fantasma che portiamo dentro e che, da questo momento, sarà ben visibile in questo luogo così ricco di arte, storia e cultura. Queste lanterne possono essere il simbolo del passaggio di Port'Alba da zona buia, isolata e con tante saracinesche abbassate a quella che sta nascendo, allegra e piena di libri per renderla insieme a Piazza Dante sicura e vivibile».

A testimoniare l’accensione dell’opera tanti napoletani, molti turisti. Non si contano le famiglie, ancora di più i giovani. Era da tempo che a via Port’Alba non si respirava quest’aria. Era da tempo che chi vive la zona chiedeva questo riscatto. Neanche un caldo, caldissimo agosto riesce a spezzare l’entusiasmo. Port’Alba ritrovata. 100 lanterne decorate dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti, 100 luci che guideranno quanti attraverseranno l’antica via che segnava la fine della città. 100 piccoli fari che illuminano un percorso di speranza e riscatto. L'installazione di Marras fin dal titolo omaggia la cultura partenopea. Richiama la commedia «Questi fantasmi» di Eduardo De Filippo. Rigenerazione urbana attraverso il colore, la fantasia, l’arte.

«Il rilancio di Port'Alba comincia dalla cultura. – ha dichiarato Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del comune di Napoli – Le lanterne di Marras che illuminano la storica via dei librai sono il simbolo di una strategia politica che punta al recupero dei luoghi attraverso la bellezza e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della città. E l'allestimento di Marras è solo il primo passo per restituire a Port'Alba l'antica dignità di asse primario di quel “distretto culturale” che naturalmente viene a formarsi tra il Mann, l'accademia di Belle Arti e il conservatorio. A settembre, infatti, lanceremo a Port'Alba una serie di eventi che vedranno il coinvolgimento attivo dei librai e garantiranno ai cittadini e ai turisti una vera e propria immersione nel cuore culturale della città, tra libri, musica, teatro e storia».

Forte l’impegno dell’Amministrazione. Oltre alle lanterne, Palazzo San Giacomo installerà anche le telecamere di sicurezza per la ztl. Resta però un nodo da sciogliere. Port’Alba, lei, la porta del Seicento. Tema centrale, che non può passare in secondo luogo. Illuminare la via è stato necessario. Sistemare l’arco è fondamentale. Soprattutto in vista del 2025. La porta compirà 400 anni. «Chiediamo che ci sia fornita una data per la sistemazione dell’arco, ancora imbrigliato da reti di contenimento. – dice Monica Amodio, segretaria dell’Associazione Port’Alba – Nel 2025 la porta storica compirà 400 anni, e sarebbe un peccato se non fosse restaurata». In programma, per la serata inaugurale, performance musicali che hanno ravvivato la strada, coinvolgendo cittadini e turisti.

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«Professore, professore, avevate ragione voi, I fantasmi esistono», chiosa De Filippo nel suo capolavoro. «Pensavo di restare tutta la notte, invece si è mostrato subito. Ci ho parlato, mi ha lasciato una somma di danaro. Guardate. Però dice che ha sciolto la sua condanna, che non comparirà mai più. Come? Sotto altre sembianze? È probabile, chissà» E chissà. Forse adesso quei fantasmi di eduardiana memoria sono le 100 lanterne di Port’Alba. 100 fantasmi che illuminano e proteggono la strada dei libri e dei librai. Luci a Port’Alba, ammirano a Napoli.

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