«Abbiamo raggiunto - spiega Tristano dello Joio, presidente del Parco dei Monti Lattari - il primo obiettivo che era riportare la gente al Faito, ora dobbiamo vigilare perché la natura venga rispettata». Più volte i volontari - un nucleo di «guardie ambientali» nato dalla collaborazione di Comuni, Parco e associazioni - hanno dovuto ripulire aree picnic lasciate colme di rifiuti e plastica, e hanno ritrovato faggi secolari vandalizzati e resti di falò accesi in mezzo ai boschi. Il Parco sul Faito può valorizzare ma non decidere e multare. «La Regione ha approvato la mozione che ci affida la gestione del Faito - spiega il presidente - ora aspettiamo risposte dalla Città Metropolitana». La proprietà dell'ex villaggio Vanzi, che comprende strutture ormai dismesse oltre alla gestione di strade e boschi, è per metà di Santa Lucia e per metà dell'ex Provincia. Il problema è individuare responsabilità, oneri e onori. «Noi - conclude dello Joio - abbiamo dimostrato di essere in grado di fare attività sul Faito e di avere idee chiare».
A tifare per la gestione del Parco sono anche gli imprenditori della montagna che chiedono maggiore attenzione. «Sul piazzale da quattro giorni siamo al buio e immaginate la sorpresa di chi arriva qui per scendere o salire in Funivia - racconta Lucia, alla cassa del bar Papillon - inoltre abbiamo degli ingombranti da smaltire da aprile, ma qui sopra non arriva nessuno». Lucia è la decana dei ristoratori del Faito e giovedi ha ospitato nel suo locale l'ex presidente del Napoli Corrado Ferlaino. «Un'estate impeccabile per l'affluenza - precisa Lucia - eppure il biglietto di ingresso per chi arriva in panarella è un piazzale dove ancora ci sono i prefabbricati del cantiere Eav, qualche impalcatura rimasta in piedi e tanto disordine». Per non dire del traffico: nei weekend il belvedere è letteralmente preso d'assalto da auto e moto. «Siamo contenti per il tanto lavoro - spiega Giacomo che gestisce una baita al Piazzale dei Capi - ma Faito ha i soliti problemi da risolvere: manutenzione delle strade, servizi navetta per i turisti, illuminazione. E inciviltà».