La raccolta rifiuti ha i suoi rallentamenti, ma anche l'inciviltà fa la sua parte. Tanto che diventa determinante, per tenere pulita la città, l'aiuto della polizia municipale in supporto ad Asìa. Già perchè come sottolinea la numero uno dell'azienda partecipata del Comune Maria De Marco «ormai non parliamo più di problemi di igiene urbana ma di ordine pubblico».
La carenza di organico strutturale di Asìa e le ferie estive rendono ancor più difficile il lavoro di chi deve provare a tenere pulita la città: «Riusciamo a garantire i servizi ordinari di raccolta, nonostante le enormi difficoltà. In queste condizioni, però, fare la caccia al tesoro di discariche improvvisate e di rifiuti gettati senza regole non è possibile», dice ancora la presidente di Asìa. In effetti le piccole discariche abusive in città non si contano più. In pochi giorni, durante le attività di pattugliamento, gli agenti del reparto Tutela Ambientale della polizia municipale ne hanno trovato la bellezza di 19 in tutto il territorio cittadino. Via Peppino de Filippo, via Buonomo, via Botteghelle, via Arlotta, via Santa Maria a Cubito, piazza Leone, via Santa Teresa degli Scalzi, viale della Liberazione, via Marigliano, via Landolfi, via Mercalli, via del Macello, Piazza Cavour. Questo l'elenco, parziale, delle aree in cui sono stati rintracciate le discariche in cui sono stati trovati, tra l'altro, rifiuti speciali come copertoni di auto fuori uso oppure lastre di amianto. Altro paradosso sintomo dell'inciviltà dilagante è il mancato rispetto della raccolta porta a porta. «In molti territori cittadini in cui il servizio non c'è ancora arrivano richieste per attivarlo. Spesso, però, dove è presente non viene rispettato», spiega ancora Maria De Marco.
In effetti gli agenti della polizia municipale si sono concentrati proprio su questo aspetto nella zona del quartiere Stella, del rione Sanità e di piazza Cavour dove Asìa ha avviato da poco il piano di raccolta porta a porta.
La raccolta porta a porta è attiva da tempo anche in tutta la quinta Municipalità. Anche qui, però, non mancano le discariche abusive, come quella che si trova in traversa San Severino all'Arenella. Intanto ieri il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha scritto alla Sovrintendenza e all'Università Orientale per chiedere un intervento riguardo Cappella Pappacoda a largo San Giovanni Maggiore che risulta sempre più nel degrado. «Come ci segnalano i cittadini, il cortile è diventato una discarica a cielo aperto, con il basolato ormai quasi totalmente ricoperto da bicchieri di plastica, lattine e bottiglie di birra. Una situazione indecente per una città civile», dice l'esponente ambientalista. La richiesta a Sovrintendenza e Università è quella di «avere chiarimenti sulla competenza della struttura, e l'autorizzazione a poter ripulire noi l'area come volontari».