Teatro San Carlo di Napoli, la piazzetta in concessione al bar: gazebo e tavolini invece di auto

Teatro San Carlo di Napoli, la piazzetta in concessione al bar: gazebo e tavolini invece di auto
di Paolo Barbuto
Domenica 11 Settembre 2022, 22:58 - Ultimo agg. 13 Settembre, 08:23
4 Minuti di Lettura

Fuori le automobili, dentro tavolini, gazebo, fioriere e panchine: la piazzetta che affianca il teatro San Carlo è pronta a una rivoluzione. La decisione risale alla settimana scorsa quando Palazzo San Giacomo ha ufficialmente assegnato, in concessione gratuita, 400 dei settecento metri quadri dell’«ansa del teatro di San Carlo», lo slargo fra il Massino napoletano e Palazzo Reale che affaccia su piazza Trieste e Trento.

Si tratta di un’assegnazione che rientra nell’ampio progetto «adotta una strada», varato con alterne fortune sette anni fa dalla giunta de Magistris, che consente a comuni cittadini, o aziende, di prendersi cura di una porzione della città. L’idea, nata con lo scopo di coinvolgere tutti in un movimento per abbellire Napoli e cancellare il degrado, si è trasformata nel tempo in una sorta di contratto dare-avere: mi prendo cura di uno spazio che sarà mio gratuitamente, ma in cambio installo nell’area un’estensione della mia attività commerciale. 

Il provvedimento dirigenziale arriva al termine di un’estate in cui c’è stato un impressionante sprint per l’assegnazione dell’area.

Richiesta acquisita dall’amministrazione comunale venerdì primo luglio; parere favorevole del sindaco Manfredi ottenuto venerdì otto luglio, esattamente una settimana dopo. Poi la trafila burocratica con la richiesta di lievi modifiche al progetto e la convocazione della Conferenza dei servizi indetta esattamente sette giorni dopo l’approvazione del primo cittadino, venerdì 15 luglio. 

Lo sprint è stato leggermente frenato solo da un paio di tentennamenti: la Soprintendenza, chiamata ad esprimere il proprio parere, ha dato il suo placet appena dopo Ferragosto mentre il servizio Demanio e Patrimonio s’è palesato addirittura il 30 di agosto con il consenso a procedere. Tutti gli altri soggetti convocati alla conferenza “asincrona”, hanno risposto molto prima: i vigili hanno dato l’assenso il 19 luglio; il servizio Pianificazione Urbanistica e lo Sportello Unico Attività Produttive hanno detto «sì» il 22 di luglio; il 3 di agosto il servizio Igiene ha presentato la sua risposta positiva; il nove di agosto il servizio Viabilità e Traffico ha chiarito di non poter intervenire sulla questione perché l’area risulta pedonalizzata. Anche se è costantemente invasa dalle automobili.

L’idea di chiedere l’acquisizione dell’area è venuta alla Fondazione Teatro San Carlo che ha lanciato una procedura di manifestazione d’interesse rivolta a chi intendeva aderire all’iniziativa. S’è presentata la società Gicu Srl, che gestisce il bar del San Carlo; la Fondazione ha gradito il progetto e ha invitato la società ad intraprendere il percorso burocratico. 

Il corposo documento che ha condotto all’assegnazione parte da un preciso assunto: «L’ansa del Teatro San Carlo, attualmente interessata da un elevato numero di auto parcheggiate, a vario titolo, si presenta come un’area urbana piuttosto caotica». Quindi, spiega la relazione, bisogna riportare bellezza, ordine, e anche uno spazio adeguato per i clienti del bar, senza l’oppressione delle automobili: «In particolare - si chiarisce nel documento - l’accesso al bar, per chi proviene da piazza del Plebiscito o dalla stessa piazza Trieste e Trento, è reso difficile proprio dalla presenza delle succitate auto in prossimità dello stesso. Parimenti complicato appare l’utilizzo di eventuali spazi di servizio del bar come eventuali dehors».

Ecco, dunque, le richieste, interamente approvate da palazzo San Giacomo: si chiede l’assegnazione di 400 metri quadri dei settecento totali della piazzetta. In quell’area saranno installare fioriere, panchine, dissuasori per fermare finalmente le automobili e, soprattutto, due enormi gazebo per ospitare sedie, tavolini e clienti del bar.

Verranno utilizzati quasi 120 metri quadri, in totale, per le aree da mettere a disposizione degli avventori: saranno due dehors della misura di 7 metri per 8,40 metri. Anche per queste strutture c’è l’approvazione da parte della Soprintendenza.

Video

Discorso diverso, invece, per la prevista occupazione di suolo pubblico: la disposizione dirigenziale di assegnazione dell’area, chiarisce esplicitamente che la porzione di spazio destinata ai tavolini sarà regolamentata dalle norme dello sportello unico per le Attività Produttive che si attiverà per la specifica concessione della zona destinata alle attività di somministrazione.

Alla richiesta di parere, nel corso della conferenza dei servizi per l’attribuzione della piazzetta, non ha risposto entro i termini previsti la Prima Municipalità, nel territorio della quale rientra lo spazio attribuito alla Gicu. Vista la mancata risposta, il parere della municipalità è stato inteso come “positivo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA