San Gregorio Armeno, la svolta a Napoli: «Una scuola di pastori per tramandare l'arte»

San Gregorio Armeno, la svolta a Napoli: «Una scuola di pastori per tramandare l'arte»
di Paolo Barbuto
Lunedì 28 Marzo 2022, 10:03 - Ultimo agg. 29 Marzo, 09:11
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Una scuola di arte presepiale per insegnare ai giovani napoletani un mestiere antico e in via di estinzione: la proposta viene direttamente dai maestri artigiani di San Gregorio Armeno ed è stata presentata anche, in via non ufficiale per ora, al sindaco Manfredi che l'ha ascoltata con attenzione e ha chiesto di approfondire in un incontro a Palazzo San Giacomo.

Tutto è accaduto, quasi per caso, durante la Bmt, la fiera del turismo che si è chiusa il 20 marzo a Napoli. I pastorai di San Gregorio Armeno erano lì per promozionare l'iniziativa di corsi rapidi di arte presepiale destinati ai turisti. Ed è durante la fiera che hanno avuto modo di incrociare il sindaco Manfredi.
Sul posto c'era Vincenzo Capuano, quarta generazione di artigiani pastorai, eletto da qualche giorno alla presidenza dell'associazione che raggruppa tutto il mondo di San Gregorio Armeno. Il percorso indicato da Capuano per la rinascita della strada dell'eterno Natale è semplice: ripristinare il decoro, aprirsi sempre più al mondo del turismo, candidare il presepe napoletano per il riconoscimento, a patrimonio immateriale dell'Unesco ma, soprattutto, creare una scuola ufficiale di arte presepiale.

Quando si è trovato di fronte il sindaco, Capuano non ha perso l'occasione e gli ha raccontato, in poche parole, sogni e speranze dei pastorai: «Gli ho detto che nella nostra zona ci sarebbe bisogno di info point ufficiali, di cestini per raccogliere l'immondizia, di toilette per i turisti che, attualmente, ospitiamo nei bagni delle nostre botteghe quando hanno esigenze impellenti - spiega Capuano - poi ho deciso di osare e gli ho chiesto se il Comune poteva darci uno spazio per la nostra scuola all'interno dell'ex Asilo Filangieri o, magari, nell'edificio della ex maternità a via San Biagio dei Librai, che attualmente è in stato di abbandono». Il sindaco ha ascoltato Capuano e gli ha detto che avrebbero parlato con maggiore tranquillità durante un incontro nel suo studio a palazzo San Giacomo, «quell'incontro avverrà a breve e sono certo che il sindaco darà ascolto alle nostre richieste», spera Capuano.


Secondo i pastorai il luogo ideale per la creazione di una scuola artigianale sarebbe proprio l'ex Asilo Filangieri, attualmente nel novero dei beni comuni e affidato ad associazioni che in quel luogo svolgono attività di vario genere. Gli artigiani non pretendono l'esclusiva, accetterebbero anche di convivere con chi attualmente occupa quel bene comune: «Ci basta una zona dove avere una sede per l'associazione e una serie di aule dove far partire i corsi. Pensiamo di coinvolgere i giovani che spesso non sanno verso quale professione indirizzarsi, immaginiamo la presenza di ragazzi del centro Storico ma anche di altri quartieri, da Posillipo a Scampia al Vomero, vorremmo che fosse un luogo dove tutta la città impara a riscoprire le proprie origini».
L'idea di portare la scuola di arte presepiale nell'ex Asilo Filangieri nasce perché la struttura si trova a due passi da San Gregorio Armeno e anche perché durante le feste natalizie, a via Maffei, dove si trova l'ex Asilo, si installa una prosecuzione del mercato dei pastori.

Il massimo sarebbe anche avere a disposizione, all'interno della struttura, spazi di esposizione delle opere presepiali per allestire mostre-mercato dove mettere in vendita le opere degli allievi.

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Al progetto della scuola si affianca l'altro grande sogno dei pastorai, quello di riuscire a far inserire il presepe napoletano nel patrimonio immateriale Unesco. Hanno lungamente studiato gli incartamenti e sanno che le possibilità di raggiungere l'obiettivo ci sono tutte, anche se pure per questa sfida è necessario ottenere il supporto ufficiale dell'amministrazione locale che potrebbe imprimere una svolta importante alla candidatura.

Alla fine, però, gli artigiani sanno che i grandi progetti possono essere difficili da realizzare, così puntano anche a obiettivi meno clamorosi ma di più semplice realizzazione. Tutto ruota attorno al concetto di decoro: «Il Centro Storico certe volte sembra totalmente abbandonato, sporco, malridotto, poco invitante per i turisti - spiega Capuano - ecco perché abbiamo avanzato, e presenteremo anche nell'incontro ufficiale, le nostre piccole richieste per dare più servizi agli ospiti della città». Ecco, dunque, che le richieste per info point, toilette pubbliche e cestini gettacarte, assumono grande valore: «Sarebbe necessario anche prevedere passaggi ripetuti da parte degli operatori ecologici per restituire l'idea di una città pulita e accogliente. Magari pure una costante presenza di divise sarebbe utile, così i borseggiatori e i malintenzionati si allontanerebbero per sempre da San Gregorio Armeno».

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