Napoli, il "santuario" di Maradona visitato da seimila turisti: «L'area diventi pedonale»

Napoli, il "santuario" di Maradona visitato da seimila turisti: «L'area diventi pedonale»
di Gennaro Di Biase
Martedì 16 Agosto 2022, 08:55 - Ultimo agg. 17 Agosto, 09:08
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La casa di D10s ai Quartieri Spagnoli è di chi la trova. Come le cose sacre, è di tutti e insieme di nessuno. È spontanea, nata in maniera quasi casuale, eppure insostituibile. Non figura sui cartelli delle segnaletiche turistiche ufficiali, ma è aperta a chiunque. Come Maradona, il suo tempio è venuto su dal basso, dai desideri del popolo in un quartiere popolare, ma attira decine di tv estere e il gotha dello sport, da Mourinho al presidente del Barcellona Joan Laporta. Siamo in via De Deo, al santuario del Pibe de Oro sorto intorno allo storico murale disegnato per il secondo e ultimo scudetto azzurro, 32 anni fa. Questa è il nuovo pezzo da 90 del turismo partenopeo: anche in pieno agosto qui arrivano visitatori da ogni parte del mondo, come ieri. Siamo nell'ordine delle «6500 presenze al giorno». Maradona, insomma, va senz'altro aggiunto ai motivi del boom turistico 2022.

C'è aria di sacro ai Quartieri. Questo sacro azzurro e viscerale, tutto napoletano, che si confonde a ogni passo col profano, come dimostra il disegno di Maradona travestito da San Gennaro con tanto di mitra rosso fuoco sui riccioli neri. C'è chi si inginocchia, c'è chi piange, chi sorride e chi ha la pelle d'oca. D10s sta dando nuova vita ai vicoli alle spalle di via Toledo: locali appena aperti, pizzerie, caffè, b&b che un tempo erano bassi per famiglie numerose e che oggi sono alloggi glamour con serratura digitale. Tra via Speranzella e dintorni, questo agosto è tutto un pellegrinaggio di turisti verso il santuario di via De Deo. Poi, una volta arrivati nell'area, privata, dedicata alla memoria di Diego, ecco selfie, spritz e foto a profusione. Una processione ininterrotta, che va avanti per tutta la giornata. «Fino a mezzanotte il flusso non si ferma mai racconta Antonio Esposito, il gestore del santuario Arrivano circa 6500 persone al giorno. L'area è intestata a me, e ho fatto al Comune la richiesta di trasformare questo pezzo di via De Deo in una zona pedonale: le auto di passaggio creano problemi ai turisti. Stiamo riuscendo a creare indotto per il quartiere. Il boom c'è, ma per migliorare le cose andrebbe aperta la stazione di Montecalvario». Molti risolvono il problema con Google Maps, ma la linea non è sempre perfetta.



Visitatori e devoti da ogni fetta di pianeta, in questa che è già, a tutti gli effetti, una delle principali attrazioni del turismo made in Naples. Juan Pablo Jimenez, artista di Buenos Aires, è in città da un paio di settimane e sta disegnando dei piccoli capolavori sulle ante del gazebo nei pressi del garage del santuario.

Raffigurano Maradona in tutte le fasi della carriera: con la Coppa del Mondo, con la maglia azzurra, sulla panchina dell'Argentina: «Lo sto facendo gratis racconta Perché mi sento in debito con Diego. Per me essere qui è una forma di ringraziamento per l'uomo che ci ha reso felici: Maradona era napoletano e dovevo conoscere il suo popolo e la sua terra».

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«Abbiamo scoperto questo posto tramite storie e foto su Instagram mentre cercavamo informazioni su Napoli spiegano Chiara Pipitone e Antonio Peralta, da Marsala Per trovare il murale non sono serviti Google maps o indicazioni: ci siamo limitati a seguire l'enorme flusso di gente che saliva». È tutto spontaneo, quando si parla di D10s, tutto autentico, tutto va esattamente come viene. E per ora funziona bene così. Gianni Pagani, ingegnere, ha nome italiano ma arriva dalla Colombia: «Ho usato lo smartphone per arrivare sorride Questo quartiere somiglia a certe zone di Bogotà, e anche ai quartieri dove è nato Maradona. Questo posto è conosciuto ovunque nel mondo, dalla morte di Diego». Turismo ai Quartieri, ma anche disagi: non mancano i tuffi nella Napoli experience. L'uscita artistica della metro di Montecalvario (stazione Toledo, linea 1), che sarebbe la più vicina al murale, è chiusa (come del resto il tabaccaio per acquistare i biglietti). Il mare artistico nei pressi della banchina se la passa malissimo: sono ormai più i pannelli anneriti o lampeggianti che quelli accesi.

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