Uber-Taxi a Napoli funziona meglio che a Torino. Questo il dato che emerge nel primo anniversario dal lancio del servizio in città, che è avvenuto a settembre scorso. Nonostante la pandemia e le restrizioni che hanno imperversato per le strade, da un anno a questa parte il numero di tassisti presenti sull'app è pressoché raddoppiato all'ombra del Vesuvio, e sono state oltre 300.000 le sessioni di richiesta di una corsa via Uber e decine di migliaia di nuovi utenti. Sempre secondo i dati forniti dall'azienda, il taxi con lo score più alto in città ha completato 29 corse in un giorno, mentre il giorno con il più alto numero di corse durante l'anno è stato il 13 agosto.
Non mancano le mance: la più generosa è stata di 30 euro.
«Napoli è all'avanguardia nazionale del trasporto via app - spiega Lorenzo Pireddu, general manager di Uber Italia - Siamo presenti anche a Tornio con Uber-Taxi, ma Napoli la supera per diffusione e richieste, e i numeri sono in crescita, con un margine di incremento piuttosto ampio. Abbiamo notato che durante i mesi della pandemia il calo attraverso Uber è stato minore rispetto al calo di corse generale. Il Covid, avendo avvicinato tanti alla tecnologia, ha favorito le app. Le persone, evidentemente, si sentono più sicure a prenotare digitalmente dopo la pandemia. Il periodo, in ogni caso, è stato duro anche per noi, e le perdite le abbiamo avute. Cruciale è il coinvolgimento dei tassisti napoletani: finora ne abbiamo un centinaio iscritti alla app. La domanda che ci arriva dagli utenti è elevata e, anche per questo, ci auguriamo che sempre più tassisti credano nel nostro progetto. Siamo onorati di aver portato lavoro ai tassisti napoletani e intendiamo continuare a farlo nel migliore dei modi. Abbiamo sviluppato alcune attività per il territorio, come le corse gratuite per i vaccini e le varie iniziative con i musei, come col Mann e Capodimonte».