Acerra, dietrofront del vescovo: «No a estremismi: rimuovere i blocchi»

Acerra, dietrofront del vescovo: «No a estremismi: rimuovere i blocchi»
di Pino Neri
Martedì 4 Novembre 2014, 08:12 - Ultimo agg. 10:00
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Acerra. Sono ore drammatiche ad Acerra. Il vescovo ha infatti chiesto di sciogliere i picchetti davanti all’inceneritore, blocchi organizzati da alcune centinaia dicittadini che si stanno protraendo da domenica sera e che impediscono l’ingresso dei rifiuti nell’impianto.

In un comunicato letto poco prima della mezzanotte di ieri monsignor Antonio Di Donna fa sapere che “ si dissocia da ogni posizione estremistica che mira al blocco totale del termovalorizzatore ”. Il vescovo ritiene che “ qualsiasi giusta ragione debba passare attraverso tavoli istituzionali, senza alcun ricorso ad estremismi e a forme di violenza ”.

Intanto il massimo esponente della Chiesa locale ribadisce “ l'appello a tutte le istituzioni, compresa l'A2A, affinché offrano tutte le giuste garanzie ai cittadini, e invita tutti al dialogo, soprattutto dopo l'ordinanza di sospensione della Regione che ha bloccato i trasferimenti delle eco balle provenienti da Coda di Volpe ”.

Ma Di Donna avverte ancora i manifestanti che “ ogni atto estremistico non si pone nella linea di quanto affermato nell'omelia del 2 novembre “ e diffida “ quanti volessero strumentalizzarla per propri fini ideologici ”.

Parole che almeno per il momento non hanno fatto effetto.

La risposta dei manifestanti non si è fatta attendere: i blocchi proseguono. “ Siamo amareggiati da ciò che ha detto il nostro vescovo - dice Alessandro Cannavacciuolo, uno dei leader della protesta – la nostra è una lotta pacifica e non violenta, che stiamo portando avanti proprio in nome di quelle bellissime parole che lui ha pronunciato contro la cultura della morte che sta prendendo il sopravvento e che sta sterminando con il tumore un intero popolo ”.

Stamattina, alle 9 e 30, gli studenti di Acerra scenderanno in piazza al fianco dei manifestanti. Un gruppo di giovani si recherà al municipio mentre circa un migliaio di altri studenti salirà nei bus organizzati dai comitati ambientalisti, bus che li condurranno davanti all’inceneritore. Intanto si temono cariche imminenti da parte della polizia.

Le mamme. Mentre inizia il corteo cittadino degli studenti degli istituti superiori contro le politiche puntate all’incenerimento dei rifiuti , le mamme coraggio di Acerra hanno emanato un comunicato indirizzato al vescovo, Antonio Di Donna, vescovo che ieri notte ha invitato i manifestanti a sciogliere i picchetti che da due giorni stanno bloccando gli ingressi del termovalorizzatore.

“ Non abituiamoci alla cultura della morte, queste parole risuonavano nella sua omelia del giorno della commemorazione dei defunti ”, hanno scritto le mamme al prelato. “ Sono parole – hanno aggiunto le donne – che ci danno la forza di continuare a lottare per i nostri figli perché siamo stanche di subire scelte calate dall’alto, che scaturiscono da interessi economici ”. La sensazione è che non voglia proprio mollare il movimento creatosi attorno al no all’incenerimento delle eco balle dislocate nei tanti siti di stoccaggio provvisorio della Campania. “ La vita delle persone ha la priorità su tutto – aggiungono le mamme – le morti che piangiamo non devono essere vane ”.

Quindi la dedica della lotta ai bambini morti cancro, a “ Tonia, Enza e a tutti quelli che hanno pagato con la vita in questa terra martoriata ”. Un ricordo speciale è andato a Michele Liguori, il vigile di Acerra anti discariche morto di tumore l’anno scorso. Infine l’ultimo messaggio delle mamme al vescovo: “ Il nostro è un atto di coraggio : consapevoli e sicure che il suo cuore è con noi, la ringraziamo per l’immenso sostegno ”.