Acerra, Di Donna: «Cieco e sordo chi vuole qui ancora fabbriche inquinanti». Il 17aprile 78 prelati dalle terre dei Fuochi di tutt'Italia

L’omelia del Vescovo Di Donna
L’omelia del Vescovo Di Donna
di Enrico Ferrigno
Lunedì 5 Aprile 2021, 15:32
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Acerra. «Questa terra non è solo la Terra dei fuochi, ma anche dei ciechi e dei sordi». Monsignor Antonio Di Donna ci va duro contro la decisione di realizzare qui ad Acerra un nuovo impianto di riciclaggio dei rifiuti. Una fabbrica capace di produrre dal trattamento di 81 mila tonnellate  di rifiuti organici del biometano. Il progetto della “New Green Fuel”, che prevede la localizzazione all’interno dell’area ex Montefibre, ha avuto il via libera nei mesi scorsi da Regione, Arpac e dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale.


Ma nella sua omelia di Pasqua, monsignor Di Donna non si ferma alla denuncia ed all’indignazione, ma lancia anche la sua ricetta per contrastare l’inquinamento dell’ambiente da tempo al centro della sua battaglia pastorale.  «La contaminazione dai veleni non è solo di queste terre, ma di tutt’Italia» ed per questo che ha chiamato a raccolta per il prossimo 17 aprile i vescovi delle 78 diocesi italiane che fanno parte del siti inquinati censiti dal ministero dell’Ambiente: «Saremo qui riuniti ad Acerra, purtroppo solo online, per  fare un cammino comune», annuncia monsignor Di Donna. 


«Questo territorio sta diventando la discarica di tutta la Campania, nonostante l’Istituto superiore della Sanità dica che nei territori inquinati dai rifiuti tossici, bisognerebbe bloccare nuovi impianti e procedere alle cosiddette bonifiche.

Ma chi ci crede più» tuona dall’altare il battagliero don Antonio Di Donna. 

Sotto accusa del prelato finisce la Regione che ha autorizzato la realizzazione della fabbrica di biogas. «Eppure gli strumenti ci sono per bloccare tutto questo. Da anni ci sono studi. Quello dell’Istituto superiore della sanità è solo l’ultimo. E ci sono gli strumenti che giacciono nel cassetto: la Via, la Vis che dovrebbero essere usati prima di decidere di realizzare un nuovo impianto che tratta rifiuti tossici».

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