Amianto per le strade di Quarto, scoperti gli inquinatori

Amianto per le strade di Quarto, scoperti gli inquinatori
di Alessandro Napolitano
Sabato 16 Febbraio 2019, 12:00
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È stato uno dei più consistenti abbandoni di rifiuti pericolosi in strada, ma dopo sei mesi di indagini i responsabili sono stati individuati e denunciati. Ad incastrarli sono state le immagini delle telecamere nascoste installate in diversi punti della città dalla polizia locale di Quarto. Fotogrammi che hanno permesso di ricostruire l'episodio, uno tra i tantissimi che hanno visto come teatro via Reginelle, tra le strade di periferia più «gettonate» dagli incivili.

Ad essere denunciate tre persone: oltre all'autista del mezzo dal quale erano stati scaricati oltre sette quintali tra lastre di amianto e guaina bituminosa, anche il titolare della ditta edile ed il committente dei lavori. Questi ultimi erano in corso in un appartamento da ristrutturare ai Colli Aminei. La ditta, invece, risulta essere di Quarto. Era lo scorso 14 agosto quando in strada vennero ritrovati i rifiuti accatastati, sversati la notte precedente. Come da prassi scattò il protocollo previsto in questi casi, con l'isolamento del materiale, la sua caratterizzazione e la successiva rimozione, tra l'altro con costi elevatissimi a carico del Comune. Intanto, al comando della municipale di via Catuogno si procedeva alla visione dei filmati. Un controllo certosino di ogni fotogramma per cercare di distinguere con precisione ogni dettaglio, ad iniziare dal numero di targa del mezzo. Immagini non chiarissime, ma che hanno permesso comunque di risalire al nome di chi era al volante. Da qui poi si è arrivati a dare un nome ed un cognome agli altri due responsabili che ora dovranno affrontare una causa penale.
 
Come detto, sono le piccole viuzze di periferia ad essere prese di mira da coloro che si disfano di rifiuti, spesso pericolosi, senza alcun riguardo per l'ambiente. La gran parte è costituita da materiale di risulta di lavorazioni edili. Particolarmente odioso è proprio lo sversamento di materiale contenente amianto, sostanza pericolosissima per la salute dell'uomo. Ma non mancano anche gli abbandoni di pneumatici usati, vernici, batterie per auto e mobilio. Contro quello che è un vero e proprio malcostume, già da tempo la polizia locale ha messo in atto una strategia che ha permesso di denunciare decine di persone, quasi tutte residenti in altri Comuni.

Strumenti principali le telecamere nascoste, camuffate tra i cumuli di rifiuti o piazzate in alto. Impossibile sfuggire agli occhi elettronici e alle prove che forniscono. Lo sanno i «lanciatori di sacchetti» che li gettano direttamente da auto in corsa. Anche in questo caso sono tantissimi i soggetti individuati e denunciati dai caschi bianchi di Quarto, oramai tra i più esperti dell'intera provincia. Non sono mancate indagini «vecchio stile», con tanto di rifiuti esaminati uno ad uno. E così grazie ad indirizzi stampati su buste da lettera, abbonamenti a pay tv ed altri indizi ritrovati nei sacchetti, si è arrivati ai responsabili. Con casi al limite, come quello di un ritrovamento di una lastra radiografica con tanto di nome stampato. Era di un'anziana donna residente a Napoli che, una volta contattata dalla polizia locale quartese, raccontò di essersi affidata ad una ditta di Quarto per ristrutturare casa. E tra i rifiuti portati via illegalmente dagli operai, anche quella radiografia.
 
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