Armi, boom di sequestri a Napoli: «Usiamo il metal detector»

«Coltelli, tirapugni e pistole scacciacani ad alto rischio la fascia tra 12 e 14 anni»

Armi sequestrate a Napoli dai carabinieri
Armi sequestrate a Napoli dai carabinieri
di Melina Chiapparino
Sabato 18 Marzo 2023, 09:20
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L'emergenza violenza tra i minori, coinvolti come vittime ma anche carnefici in episodi di sangue, corre sui binari di una seconda emergenza. A Napoli, l'aumento delle aggressioni tra giovanissimi, infatti, è affiancato da dati, altrettanto, allarmanti, sui sequestri di armi nelle mani di ragazzini. Pistole, scacciacani, coltelli e oggetti come tirapugni, mazze metalliche o bastoni, sono stati rinvenuti addosso a una platea di minori spesso convinti di doversi "difendere in caso di aggressioni" ma pronti a ferire per uno sguardo di troppo.

La detenzione di armi e oggetti impropri da parte di minori non è un fenomeno nuovo ma si è registrata un'impennata di episodi dove "la soglia dell'età si abbassa sempre di più" come sottolinea il generale Enrico Scandone, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli che ha intensificato le attività di controllo e prevenzione in merito alla diffusione delle armi. Nel 2022, in seguito alle operazioni dei militari partenopei, sono state deferite per porto e detenzione abusiva di armi 290 persone, di cui 47 minori, pari ad una percentuale leggermente superiore al 16%. Tra questi numerosi episodi "particolarmente gravi" come, lo scorso dicembre, il sequestro di un ordigno piazzato davanti ad un bar da un 14enne di Cicciano trovato in possesso anche di un coltello di 26 centimetri. Anche i primi mesi del nuovo anno confermano la crescita del fenomeno e, non mancano episodi gravi come quello accaduto, lo scorso febbraio, quando "i carabinieri del nucleo Radiomobile di Napoli, hanno sequestrato una pistola a salve portata in aula da un 14ene, probabilmente come un trofeo da mostrare", puntualizza il comandante generale.


«Nei primi 2 mesi dell'anno, la sola compagnia di Napoli centro ha denunciato 4 persone e ne ha arrestate altrettante, per l'uso o il porto di armi, tutti di età compresa tra i 12 e i 22 anni» spiega Scandone che ricorda come «lo scorso dicembre sono finiti in manette per tentato omicidio e rapina aggravata in concorso, due 17enni che, per motivi banali, avrebbero accoltellato due volte un 18enne, reo di aver semplicemente difeso la propria ragazza in un locale».

Tra i sequestri sono frequenti anche gli oggetti contundenti che i ragazzini utilizzano come armi, in particolare i tirapugni o piccole mazze di ferro protagoniste di due assalti a Napoli, ad opera di un branco di giovanissimi in piazza Carlo III e piazza Dante, a febbraio. L'attenzione dei carabinieri comincia «nelle stazioni della metropolitana i metal detector» chiarisce Scandone perché «l'attività di prevenzione è fondamentale».

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La percentuale crescente di minori protagonisti di violenze e detentori di armi, non è solo collegata all'età, spiega Scandone, che punta il dito «sull'assenza di una famiglia forte, la dispersione scolastica, l'emulazione di modelli negativi e un approccio alla vita filtrato della rete». Dunque i carabinieri hanno potenziato la prevenzione. «Di recente il comando provinciale Carabinieri di Napoli ha promosso un'iniziativa in cui crediamo molto per spiegare ai ragazzi l'insensatezza di portare addosso ed usare armi» spiega il generale. «È stato realizzato un poster, destinato alle scuole e ad ogni luogo facile veicolo di informazione, nel quale si esprime un concetto semplice ma d'impatto con una sagoma scura di un giovane che rivolge la pistola contro la sua immagine speculare» conclude Scandone, impegnato nella campagna di sensibilizzazione rivolta alle platee scolastiche. Sul poster si legge: «La prima vittima sei tu! No alle armi».
 

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