Simone, volontari in campo: «Aiuteremo la sua famiglia»

Simone, volontari in campo: «Aiuteremo la sua famiglia»
di Giuliana Covella
Martedì 23 Novembre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 24 Novembre, 14:13
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È partita la gara di solidarietà per Simone, il 19enne autistico ed epilettico di Mugnano che è senza assistenza sanitaria da quando è diventato maggiorenne. Una vita fatta di stress e sofferenze quotidiane per lui e la sua famiglia, tra giri in auto «pretesi» a tutte le ore e aggressioni fisiche (alla mamma Antonietta Liccardo pochi mesi fa ha spappolato la milza con un pugno). Attraverso le pagine del Mattino la madre aveva denunciato, insieme a Toni Nocchetti, presidente dell'associazione Tutti a Scuola, la difficoltà di ottenere un posto per il figlio in un centro di riabilitazione. «Ci hanno negato il diritto alla salute», lo sfogo di Antonietta, che per stare accanto al figlio e allevare gli altri suoi due fratelli ha dovuto rinunciare al lavoro. «Non possiamo più andare avanti così, mi appello al sindaco affinché ci aiuti». E dal Comune il grido d'aiuto della donna è stato accolto ieri, quando i servizi sociali hanno bussato alla porta di casa Liccardo. «Sono venuti a casa per avviare un nuovo percorso - racconta Antonietta - mi auguro che non ci lascino più soli facendoci uscire da questo calvario». Ad adoperarsi per aiutare Simone sono state anche alcune associazioni, come ApertaMente e Noi Possiamo, che hanno offerto il loro sostegno per garantire cure e terapie al 19enne. 

«Sappiamo bene cosa significa sopravvivere con un figlio autistico e lottare contro un sistema sanitario che non ci tutela. Aiuteremo Simone e sua madre»: Antonio Culicelli è il papà di Carlo, undicenne di Arzano, ed ha creato sulle ceneri di un'ex fabbrica una sorta di oasi felice per i ragazzi affetti da autismo.

Una realtà raccontata, lo scorso marzo, in esclusiva sul Mattino. Proprio da lì oggi parte la gara di solidarietà per aiutare Simone e la sua mamma. «Il problema - spiega Antonio, che per seguire suo figlio e gli altri ragazzi ha dovuto lasciare il lavoro - è che dopo i 18 anni i nostri figli vengono abbandonati. Finisce cioè tutto il percorso che va dalla scuola all'assistenza e noi insieme a loro diventiamo fantasmi per lo Stato». Una triste realtà, quella della mancanza di strutture riabilitative che consentano ai giovani ammalati di non essere lasciati a loro stessi, a cui il volontariato cerca di sopperire come può. È il caso dell'associazione Noi Possiamo di Arzano, che ha sede dove Culicelli ha fondato un centro polifunzionale dove i ragazzi fanno sport, imparano a diventare pizzaiolo e si dedicano a laboratori che stimolano la loro creatività.

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A scendere in campo per la famiglia Liccardo è stata anche l'associazione ApertaMente, che è riuscita a intercettare una struttura pronta ad accogliere Simone. «Trovare in tempi brevi una soluzione è stato abbastanza difficile perché per l'autismo non c'è niente - dice la presidente Pina Mattiello - le difficoltà partono già dalla prassi burocratica, ma grazie al nostro socio onorario Armando Coppola siamo riusciti a reperire una Rsa a Pozzuoli. Il problema nasce quando per i ragazzi si passa dalla neuropsichiatria infantile all'igiene mentale: per far sì che vi sia continuità nel percorso terapeutico si inizia a bombardarli di medicinali. Ma l'autismo non ha una cura - incalza Pina, madre di Pietro, che oggi ha 35 anni e a 18 ha iniziato ad assumere psicofarmaci - quindi non si può pensare di guarire con le medicine». Da qui l'appello alle istituzioni: «Bisogna snellire le procedure burocratiche. Il Comune prima di tutto deve farsi carico di casi come quello di Simone». Le fa eco Coppola: «Abbiamo trovato una Rsa, che ha dato la sua disponibilità per ospitare Simone con una convenzione, perché la famiglia non ha possibilità di sostenere le spese. Il problema è che esistono tutta una serie di aspetti burocratici che passano per assistenti sociali e uffici comunali: secondo noi in certi casi dovrebbe bastare il certificato dello specialista che richiede appunto il ricovero in convenzione».

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