Autobus, posti ridotti all'80% a Napoli. Gli autisti: sarà caos studenti

Autobus, posti ridotti all'80% a Napoli. Gli autisti: sarà caos studenti
di Gennaro Di Biase
Sabato 5 Settembre 2020, 09:13
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«Spaventati e spazientiti»: così si sentono gli autisti dei bus napoletani. È già entrata in vigore la norma della capienza massima all'80% a bordo dei mezzi pubblici, ma «nessuno ci aiuta a farla rispettare spiegano i conducenti e non siamo in grado di imporla». L'ansia cresce in vista della riapertura delle scuole. Negli ultimi mesi di regime di Covid, non si contano le aggressioni, verbali e non, subite dagli autisti per i motivi più vari: per aver ricordato a qualcuno l'obbligo di mascherina, per aver fermato la corsa in caso di superamento del limite di passeggeri, per il mancato stop a una fermata troppo affollata. Insomma, la rivolta è già iniziata: «Se si non otterranno risposte il 7 settembre assicura la Usb partiranno gli scioperi». Ma la soluzione è complessa, per ragioni economiche e burocratiche: «Le linee guida spiegano da Eav impediscono la presenza a bordo anche dei controllori».

LE STORIE
I racconti degli autisti danno la dimensione dell'emergenza. «A fine luglio racconta Alessandro Magli in Corso Garibaldi feci scendere 2 passeggeri alla Circum. Ne salirono 30 e si superò il limite consentito. Si scatenò una lite tra gli utenti: c'era chi voleva che alcuni scendessero e chi invece voleva continuare la corsa. Fermai il bus per un'ora e chiamai invano le forze dell'ordine. Due passeggeri ruppero la catena e mi aggredirono. Gestii la cosa con calma: dissi loro la telecamera di bordo vi filma, vi arresteranno. Quindi scesero e mi insultarono. Serve un supporto fisso su tutta la corsa. Se Anm ci desse una mano sarei più tranquillo».

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«Molti fanno i furbi e vogliono salire senza mascherina dice l'autista Vincenzo Tripodi Proprio per questo motivo, ne ho fatti scendere 2, settimane fa, giovanissimi. Loro mi loro hanno lanciato contro un sasso di 10 chili. I carabinieri sono intervenuti e li hanno beccati». Anche Anna Catena ricorda gli «attimi di paura provati quando un passeggero senza mascherina, una volta fatto scendere dal bus in centro, ha distrutto la porta con un calcio». Tra gli autisti c'è anche chi, visti i troppi passeggeri, ha fermato la corsa e chiamato l'ambulanza per un malore. «Da mesi dice Adolfo Vallini, sindacalista Usb chiediamo di essere affiancati da guardie giurate o personale aziendale. Serve un controllore Covid con poteri di polizia amministrativa. Da quando è entrata in vigore, non si riesce a controllore nemmeno la capienza all'80%. Se non otterremo risposte concrete nell'incontro del 7 settembre con Anm, chiederemo l'intervento del Prefetto e, se non bastasse, sciopereremo». «Gli autisti dovrebbero fare gli autisti aggiunge Nino Simeone, consigliere comunale Le verifiche spettino ad agenti di stazione o vigili urbani».

LE AZIENDE
Vigili, guardie, forze dell'ordine, controllori: sono tante le soluzioni invocate. Ma il nodo non è semplice da sciogliere. Mariano Vignola, direttore del trasporto su gomma in Eav, spiega il perché: «Nell'ultimo incontro in Regione abbiamo richiesto e ottenuto, assieme ad altre aziende, un'ulteriore ordinanza sul trasporto che unifichi le norme. A oggi c'è differenza tra linee guida regionali e nazionali: le prime prevedono il 60% della capienza e le seconde l'80%. Quanto al supporto per gli autisti, se avessimo personale in esubero lo affiancheremmo loro volentieri. Ma sarebbe difficile: secondo le linee guida dettate dal governo a settembre non si può predisporre il controllo dei titoli di viaggio a bordo. Niente bigliettaio, insomma. Il rischio che si viaggi senza ticket è molto alto, e inoltre, mettere un controllore Covid sarebbe in netto in contrasto con quanto dettato dal Governo».

«Le linee guida prevedono che il rispetto delle norme anti-Covid a bordo sia demandato principalmente alla responsabilità del cittadino spiega Anm, che ha annunciato lo stop della metro il 7 e l'8 per manutenzione programmata I nostri autisti, in caso di irregolarità, devono invitare le persone a scendere.

Se non scendono, possono fermare il bus in attesa delle forze dell'ordine. Per aiutare gli autisti impieghiamo personale alle fermate per il controllo preventivo».

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