Fallimento da oltre quattro milioni e mezzo di euro per reinvestire tutto nella nuova società di commercio all'ingrosso: i finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno dato esecuzione a un'ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari e un decreto di sequestro preventivo per un importo di 4.754.991 euro, emessi dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina nei confronti dei titolari della fallita «Il Barilotto srl» e della «R&F Distribuzione srl», due società di commercio all'ingrosso di generi alimentari con sedi a Boscoreale e Boscotrecase. Ai domiciliari sono finiti Francesco Rapacciuolo, imprenditore di Boscotrecase, insieme all'ex moglie e a un terzo uomo, residente ad Acerra e ritenuto un mero prestanome utilizzato per la costituzione della seconda società. I tre sono accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. I coniugi Rapacciuolo sarebbero riusciti a spolpare le casse della società «Il Barilotto», dichiarata fallita dal tribunale oplontino il 17 dicembre 2019, riversando tutto nella «R&F Distribuzione», solo formalmente intestata al terzo uomo.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, tra il fallimento del 2019 e la nuova costituzione societaria di inizio 2020, dalle casse societarie e dalle proprietà dell'azienda sarebbero scomparsi in poco tempo sia il denaro che alcune autovetture.