Blitz dei carabinieri nelle pizzerie legna fuorilegge in un locale su due

Blitz dei carabinieri nelle pizzerie legna fuorilegge in un locale su due
di Viviana Lanza
Venerdì 10 Maggio 2019, 08:55
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Con quale legna vengono alimentati i forni delle pizze? Se lo sono chiesto i carabinieri del nucleo Cities di Napoli che nell'ultimo anno hanno lavorato a un'operazione contro la commercializzazione di legna illegale, soprattutto perché frutto di disboscamento fuorilegge, con tutte le implicazioni in termini di rispetto delle norme, di regolarità dal punto di vista fiscale e di impatto sull'ambiente. Il fenomeno è conosciuto con il termine inglese «illegal logging» e svela un business redditizio quanto insidioso. Chi usa questa legna illegale, era dunque la domanda di partenza. Le pizzerie è stata la risposta da cui sono partite le indagini dei carabinieri del nucleo Cities, agli ordini del maggiore Marco Trapuzzano. Un'operazione per certi versi unica, su cui ci saranno approfondimenti investigativi. Quello che intanto è emerso è che il 50% delle pizzerie controllate utilizzava legna illegale.
 
Tra la città e la provincia, nell'ultimo anno sono state controllate 107 pizzerie, di cui 59 sono risultate non a norma per quanto riguarda la provenienza e la tracciabilità delle legna utilizzata. Vuol dire circa la metà. E la percentuale è stata più o meno la stessa anche nella provincia di Caserta, dove sono state controllate 34 pizzerie, e nel Sannio con 20 attività commerciali sottoposte a verifiche. Nel complesso sono state elevate sanzioni per circa 30mila euro. E altre irregolarità sono state riscontrate ricostruendo e ripercorrendo tutta la filiera, arrivando a contestare sanzioni per un totale di circa 200mila euro a produttori e importatori di legna.
IL FENOMENO
Finora il fenomeno è rimasto abbastanza sommerso, assieme a quello dell'evasione fiscale. In pratica alle pizzerie che non vogliono dichiarare tutti i loro guadagni conviene anche non dichiarare la legna che effettivamente utilizzano, acquistandola in nero. Ecco che prende piede il mercato parallelo, che offre legna prodotta in barba a ogni regola soprattutto ambientale. Si tratta soprattutto di legname che arriva dall'estero, in particolare dall'Europa dell'Est, genericamente indicato come «legna da ardere». L'obiettivo della campagna di controlli dei carabinieri è, dunque, prevenire e reprimere l'introduzione dal circuito nazionale e internazionale di legna frutto di disboscamento illegale. Ci sono due regolamenti dell'Unione europea che andrebbero rispettati: il Flegt (Forest law enforcemente, governante and trade) e l'Eutr (European union timber regulation). Entrambi servono a contrastare il deforestazione selvaggia e evitare danni ambientali e l'impoverimento delle popolazioni indigene, troppo spesso convinte a cedere a basso prezzo le risorse forestali dei loro territori. Sono regolamenti, quindi, che obbligano chi immette per la prima volta sul mercato europeo legno, o prodotti derivati, e chi acquista tali prodotti, o li utilizza nella propria attività commerciale, alla dovuta diligenza, cioè ad adottare tutte le misure e procedure utili a ridurre al minimo il rischio di usare legname illegale.
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