Bollette raddoppiate, la lotta dei negozi per la sopravvivenza: «In un mese da 1.400 a 4.500 euro»

Bollette raddoppiate, la lotta dei negozi per la sopravvivenza: «In un mese da 1.400 a 4.500 euro»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 3 Febbraio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 20:48
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La crisi commerciale è iniziata. La stangata sulle bollette che sta arrivando in queste ore pesa come un macigno per migliaia di imprenditori che, ricevute alla mano, si sono visti da un momento all'altro lievitare i costi dell'energia a fronte di consumi spesso ridotti rispetto ai mesi scorsi. Un aumento del «45% per ogni kilowatt». Quella alle porte è insomma una crisi pesante e per ora «senza chiare vie d'uscita», denunciano i commercianti. Ai rincari prodotti direttamente dal Covid l'aumento dei costi di trasporto, le produzioni saltate nei periodi di picchi del contagio si aggiungono ora gli effetti indiretti della pandemia: l'impennata della domanda partita dalla Cina, che sta lasciando il carbone per il gas liquefatto (il cui aumento fa schizzare i costi dell'energia, visto che le centrali termoelettriche sono alimentate a gas), le speculazioni dei mercati, il freddo (che ha acuito i consumi), la tensione tra Russia e Ucraina e la transizione ecologica (che ha fatto più che raddoppiare i costi dei certificati di emissione di Co2, spese che le aziende riversano sui prezzi all'ingrosso). I costi per i consumatori sono già aumentati su pizza e caffè. 

La stangata sull'energia di diffonde a macchia di leopardo a Napoli. Si salvano per ora, fino a che gli accordi agevolati non andranno in scadenza con tanto di eventuali conguagli gli imprenditori che avevano contratti a tariffe bloccate. Per chi invece paga la bolletta in funzione del consumo, la doccia è più fredda del previsto. Ad esempio per Rosanna Bazzano, titolare del bar Il Tempo del Vino e delle Rose in piazza Dante. Mostra due bollette. La prima è di agosto. Per un «consumo fatturato» di «5.875 kWh», l'importo è di «1.495,57 euro». La seconda riguarda ottobre, e a fronte di «5.521 kWh» l'importo da pagare è di «1.905,34 euro». A subire l'impennata è in particolare la voce «spesa per la materia energia», passata da «825,33» a «1.307,99 euro». Cresce anche il «totale imposte e Iva» da «342,01» a «412,61 euro». I consumi sono calati, da un mese all'altro, al contrario dei costi. «Volevo chiedere una rateizzazione spiega la Bazzano ma non mi conviene: il mese prossimo andrei in difficoltà. Ho chiuso per una settimana, perché le spese non ci permettono di lavorare serenamente. Non so quanto potrò continuare in queste condizioni». «Ho speso 3.615 euro di energia per i consumi di dicembre di due bar - dice Filippo Boccoli, titolare di Spritz e 66 in via Bisignano - normalmente pagavo intorno ai 2000 euro.

Sono costi insostenibili. La crisi è profonda». 

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Super stangata anche per lo storico ristorante Umberto a Chiaia, gas compreso: «Aumenti su tutto sospira il titolare e presidente di Fipe Campania Massimo Di Porzio, mostrando 4 bollette inequivocabili Per quanto riguarda il gas, siamo passati da 1.404,21 euro di dicembre a 4.585,82 di gennaio. Sull'energia, da 1.629,19 euro di novembre si arriva ai 3.347,47 euro di gennaio. Più del doppio rispetto a quello che pagavamo prima, con consumi pressoché invariati. I costi di gestione del ristorante sono aumentati di 4mila euro al mese. Mi preoccupa il fatto che col caldo le bollette siano più alte, per via dei condizionatori. Siamo preoccupati per l'estate: si potrebbe arrivare ai 5mila euro al mese. Le aziende non sono case. Non si possono spegnere la luce o il frigo e la situazione è poco chiara, come le vie d'uscita da questa crisi che ha radici internazionali. Gli aumenti stanno arrivando in base al tipo di contratto: quelli basati sul consumo effettivo, come il nostro, sono subito aumentati. Altri contratti, invece, hanno un prezzo bloccato e prevedono un conguaglio in scadenza. Il governo deve porre rimedio: quantomeno tagliare le tasse sulla bolletta, che rappresentano il 30% della cifra. C'è in giro la voce che ad aprile dovrebbero tornare a diminuire i costi, ma la crisi dell'Ucraina e della Russia da cui importiamo il 30% del gas non promette nulla di buono sui mercati internazionali. Le aspettative cattive inducono un aumento dei prezzi». «A novembre ho pagato 233 euro di energia spiega Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Napoli e gioielliera A dicembre 301 euro. Insomma c'è stato un aumento del 45% per ogni kw. Un'arma a disposizione del governo italiano per andare incontro a imprese e famiglie sarebbe la detassazione delle bollette». 

La catena dei consumi si appresta a vivere un periodo più che difficile. Per comprendere quale sarà la durata del caro-bollette bisognerà aspettare la fine dell'inverno. Gli aumenti, come detto, sono però determinati almeno in parte da una redistribuzione su scala mondiale delle risorse di gas. Angelo Martino del ristorante Al 53 pone poi l'accento sul mercato libero dell'energia: «Siamo con l'acqua alla gola racconta Mi sento sotto ricatto: dopo l'estate sono stato obbligato ad accedere al libero mercato dell'energia, mentre prima mi riferivo al Servizio Elettrico Nazionale che era protetto. Il primo aumento c'è stato quindi in autunno. Il secondo, grave, l'ho registrato tra novembre e dicembre 2021: con consumi quasi identici ho pagato 1.682 euro a novembre e ben 2.373 euro a dicembre. Non vorrei trasferire queste spese sui clienti, ma di questo passo la situazione degenererà». Martino, mentre parla, mostra con rimpianto l'ultima bolletta arrivata dal Servizio Elettrico Nazionale, datata «6 giugno 2021». Importo «905,58 euro». Costi lievitati non solo per i pubblici esercizi: «Un passaggio da 550 a 750 euro al mese per l'energia elettrica - spiega Edoardo Della Ragione di Cook Me - Si tratta di 1.500 euro in più di spese annue che andrà necessariamente spalmato sugli articoli, già di per sé aumentati per la crescita dei costi dei trasporti. Sono aumentati tutti i listini: anche le aziende produttrici hanno spese maggiori per energia e gas». È l'effetto domino dell'inflazione. 

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