Bombole d'ossigeno, sì all'utilizzo di apparecchi a noleggio a Napoli

Bombole d'ossigeno, sì all'utilizzo di apparecchi a noleggio a Napoli
di Ettore Mautone
Martedì 17 Novembre 2020, 09:30
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Piccoli, trasportabili, sicuri: sono i concentratori di ossigeno atmosferico, pompe elettriche applicabili al letto del paziente capaci di trarre l'ossigeno presente nell'aria e di erogarlo in quantità equivalente a quello che si ottiene con le bombole a ossigeno ormai introvabili. Il costo di ogni apparecchietto oscilla dai 300 ai 900 euro ma da oggi in Campania sono noleggiabili gratuitamente su ricetta del medico di famiglia, prescrivibili e ordinabili al pari dell'ossigeno gassoso e dell'ossigeno liquido. Il noleggio è a carico del Servizio sanitario regionale. Il medico dovrà indicare sulla notula la dicitura assistito Covid anche ai fini dell'utilizzo di adeguati sistemi di protezione degli addetti alla consegna a domicilio. Anche in assenza di tale dicitura il farmacista, vista l'emergenza, potrà ugualmente attivare la fornitura. Questa è assicurata a ciascuna Asl dalle ditte e raggruppamenti di imprese che si sono aggiudicate un bando Soresa, suddivise per ambito aziendale di competenza. In caso di carenza, sia di ossigeno liquido sia di concentratori, ci si potrà avvalere di altri fornitori vincitori di gara regionale. È garantita la libera circolazione delle ricette sull'intero territorio regionale. 

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A differenza dell'ossigeno liquido, che può essere regolato fino ad un flusso continuo di 6 litri al minuto, i concentratori di ossigeno hanno una regolazione fino a 5 litri al minuto ma è consigliabile un flusso massimo da 2-3 fino a 4 litri al minuto.

In pratica assicurano sostegno ventilatorio di malati in fase iniziale, assicurato dalle normali bombole a ossigeno gassoso. Queste ultime, come è noto, sono oggi pressoché introvabili in quanto non restituite alle farmacie per il loro riempimento e riutilizzo. Fondamentale, per usufruire in alternativa di ossigeno liquido o concertatori, sarà il coordinamento tra medico di medicina generale e farmacia. Sia l'uso dell'ossigeno liquido sia l'uso dei concentratori è approvato dagli pneumologi. La Campania è la prima regione in Italia a fornire questa ulteriore opzione di approvvigionamento per i pazienti Covid. Il medico emette la ricetta, anche dematerializzata e dunque spedita per whatsapp, la farmacia spedisce l'ordine e il fornitore invia direttamente a casa uno dei tre supporti per l'ossigeno disponibili. Le ditte sono inoltre autorizzare al ritiro di tutti i supporti presso il domicilio dei pazienti per la sanificazione e riutilizzo. Il numero di concentratori attualmente disponibili nei depositi non è elevato ma potranno essere approvvigionati su ordinazione ed entreranno in un circuito di fornitura che allarga il ventaglio delle possibilità. 

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Per affrontare il problema dell'approvvigionamento di dispositivi per l'ossigenoterapia domiciliare a Napoli ieri intanto il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha incontrato il presidente dell'Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli Vincenzo Santagada. La prima raccomandazione è che le persone che hanno presso le proprie case bombole di ossigeno gassoso le restituiscano vuote così da consentire di riempirle nuovamente. «Ringrazio il Prefetto per l'attenzione e la sensibilità dimostrate sul problema - ha detto Santagada - è auspicabile la creazione di una banca dati per avere in tempo reale il prospetto della situazione delle scorte e della loro distribuzione in modo da consentire solo in casi di emergenza e se strettamente necessario il recupero delle bombole con l'ausilio della polizia municipale». 

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