Ceffoni in volto ai passanti: l'ultima moda delle baby gang a Napoli

Ceffoni in volto ai passanti: l'ultima moda delle baby gang a Napoli
di Paolo Barbuto
Lunedì 9 Settembre 2019, 08:19
4 Minuti di Lettura
Si sentono padroni della città, l'assaltano, la sfregiano, la vilipendono; sono giovani ai bordi della delinquenza, hanno l'arroganza dell'età e la certezza dell'impunità perciò fanno quel che vogliono. Li avete visti tutti, ne siamo certi, li avete incontrati sulla vostra strada almeno una volta, molti di voi avranno cercato di non incrociare il loro sguardo perché quando sono in gruppo mettono paura.

 

LE IMMAGINI
Affrontiamo l'argomento dei giovani senza controllo, dopo aver guardato due video postati in sequenza dal consigliere regionale Francesco Borrelli. Sono due differenti filmati, sono legati dal filo rosso dei modi gradassi e delle due ruote arrembanti.
Il primo racconta l'invasione di piazza del Plebiscito in una notte recente (non precisamente identificata) di fine estate. La persona che ha registrato il video si trova al centro della piazza e mette in azione lo smartphone quando si accorge dell'arrivo dell'orda. I ciclomotori sono una decina, arrivano da piazza Trieste e Trento, vogliono platealmente sfidare la zona vietata al traffico, intendono dimostrare che è vietata a tutti, non a loro. Al momento in cui entrano nell'area della piazza fanno rombare di più i motori degli scooter e iniziano a suonare i clacson all'impazzata, come succede nelle comitive dei matrimoni pacchiani o nelle notti in cui si festeggia una vittoria sportiva. Solo che qui non c'è nulla da festeggiare se non l'arroganza di chi sta dimostrando di essere al di sopra della legge.
Il gruppo aggredisce la piazza dal lato del Palazzo Reale, passa sotto le statue dei re di Napoli e si dirige verso Santa Lucia. Dall'altro lato della piazza ci sono un po' di turisti che si scansano per evitare di finire travolti, la testa bassa per non trovarsi in mezzo ai guai per colpa di uno sguardo di troppo.
LO SCHIAFFO
Il secondo video è brevissimo, dura in tutto cinque secondi ed è registrato da uno degli stessi autori della bravata. L'azione si svolge in via Lavinaio, all'angolo con vico San Matteo. Stavolta i ciclomotori sono due, quello sul quale ci sono i due che riprendono la scena e quello dei delinquenti che entrano in azione.
Si vedono tre persone sul lato sinistro dell'inquadratura, sono a ridosso dei palazzi, sullo stretto marciapiede, stanno parlando fra di loro, sono stranieri, probabilmente lavoratori di uno dei tanti esercizi commerciali che s'affacciano su quella stessa strada.
Lo scooter dei delinquenti accelera e s'accosta al marciapiede, sia il guidatore che il passeggero sollevano la mano sinistra mentre si avvicinano alla vittima. Quando passano vicino al gruppetto, colpiscono violentemente dietro la testa uno degli uomini. Il rumore dello schiaffo è talmente forte da superare il rombo dei ciclomotori, in quel momento i teppistelli iniziano a ridere in maniera sguaiata mentre accelerano per fuggire via, un'ultima inquadratura è dedicata all'uomo che si piega e porta le mani alla testa per il dolore.
L'EMULAZIONE
Questa dello schiaffo ai passanti non è una novità del mondo della teppaglia, e non solo di quella napoletana. Ci siamo interrogati prima di dare risalto alla vicenda, ci siamo guardati intorno e abbiamo pensato che mettere sull'avviso chi non conosce la vicenda è decisamente importante; abbiamo anche capito (purtroppo) che l'emulazione non nasce dalla pubblicazione della vicenda sugli organi di stampa, abbiamo infine preferito dare spazio alla vicenda, alle immagini tratte dal video, nella speranza che una buona volta l'indignazione riesca a sgorgare forte in una città dove sempre più spesso ci ritroviamo ad accettare qualunque cosa senza più reagire.
LA DENUNCIA
Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli, da anni uniti nella denuncia delle storture della città, hanno diffuso un comunicato dopo aver ricevuto i due video da cittadini esasperati che chiedono interventi: «Una sana educazione, in tenera età, è la base da cui partire per crescere una generazione civile e onesta. Ma non tutti afferrano il concetto. La deriva che stanno assumendo i comportamenti di una grossa fetta dei ragazzini di Napoli e provincia ci preoccupa parecchio come dimostrano il video dello schiaffo dal motorino e quello della gang che, di notte, si diverte a gareggiare in piazza del Plebiscito, attraversandola dal palazzo dell'Esercito a quello della Prefettura e viceversa, ignorando la presenza dei militari e delle forze dell'ordine. Sono piccoli segnali che rappresentano il preludio di un'educazione all'insegna della delinquenza. La situazione di questi ragazzini sta sfuggendo di mano. La Prefettura deve capire la portata del problema e predisporre interventi mirati e concreti, o finiremo solo per allevare nuovi delinquenti che andranno a rinforzare gli eserciti della camorra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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