Bus, blatte e sporcizia: ferme quindici linee a Napoli e l'Anm va in Procura

Bus, blatte e sporcizia: ferme quindici linee a Napoli e l'Anm va in Procura
di Paolo Barbuto
Venerdì 15 Maggio 2020, 08:00 - Ultimo agg. 10:36
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Quindici linee di bus bloccate ieri mattina. Attese eterne alle fermate, fortunatamente non ancora troppo affollate, servizio di trasporto pubblico ancora una volta in tilt. Il motivo del caos sta nella richiesta da parte degli autisti di ottenere pulizie e sanificazioni di autobus, secondo loro talmente sporchi da ospitare colonie di blatte. Quest'ultima vicenda risale esattamente a due giorni fa, alla vigilia del caos di ieri: un video che mostrava le bestioline all'interno di un bus della linea 151 ha suscitato tensione e orrore.

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Durante i giorni del lockdown circolavano stupefacenti immagini di persone con tute spaziali che travolgevano i bus di Napoli con sbuffi di materiale che aveva tutta l'aria di essere portentoso. Sanificazione era la parola d'ordine di quel periodo che, meglio ricordarlo, risale a venti giorni fa, mica al secolo scorso? Ecco, evidentemente quegli uomini in tute da astronauta devono essersi stancati di lanciare gli sbuffi portentosi nei bus di Napoli perché gli autisti hanno iniziato a presentarsi al lavoro con stracci e alcool per sanificarsi da soli almeno il posto di guida visto che, sostengono loro, gli autobus sono puliti poco e male.

A dire la verità da qualche giorno a fare le pulizie in Anm è subentrata un'altra ditta che sta cercando di entrare in sintonia con la nuova avventura anche se, spiegano i sindacati, avrebbe già chiesto all'Anm una riduzione degli orari di impegno.
 


Di fronte all'ennesimo giorno in cui, secondo gli autisti, i bus continuavano a presentarsi sporchi e non sanificati, ieri è montata la protesta. E qui la vicenda si divide fra due differenti punti di osservazione.

Quello dei sindacati vede una parte del personale che si è rifiutata di salire a bordo chiedendo prima interventi di pulizia e sanificazione, decisione che si è meritata un intervento congiunto da parte di più sigle: «Usb, Orsa e Faisa Confail esprimono solidarietà e vicinanza alle giuste e sacrosante ragioni dei lavoratori che hanno deciso di cessare qualsivoglia collaborazione che possa mettere in pericolo la propria incolumità e la salute pubblica», hanno scritto in una nota le rappresentanze locali che hanno anche chiarito di aver spedito comunicazioni sulle carenze igieniche in Anm all'Ispettorato del lavoro, all'Asl, ai carabinieri, alla Procura, al Comune e al Prefetto.

Secondo i sindacati, ai lavoratori che si sono rifiutati di salire a bordo sarebbe arrivata anche la richiesta di usufruire di un giorno di congedo, ma su questo fronte non esiste contraltare da parte dell'Anm che, invece, ha diffuso un durissimo comunicato contro i lavoratori: «Verrà avviata una procedura disciplinare e sarà presentato un esposto alla Procura sulla vicenda che ha provocato oggi la mancata circolazione di alcuni mezzi a Napoli».
 
 

Secondo Anm «Parte degli autisti in uscita, incoraggiati da rappresentanti di alcuni sindacati, hanno attuato una forma di protesta rifiutando di mettersi alla guida dei mezzi e causando un gravissimo danno ai cittadini che erano alle fermate ad attendere». Sulla specifica questione della pulizia e della sanificazione Anm spiega che gli interventi «effettuati dalla società esterna incaricata, sono oggetto di controllo continuo e che le prestazioni sono attestate con un documento che dà l'ok ai mezzi pronti a uscire. Tale documento viene rilasciato ogni notte dalla ditta di pulizia. L'azienda si riserva quindi ogni azione a tutela propria e degli utenti che hanno subito le conseguenze del disservizio».

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