Addio a Maria Paola, don Patriciello: «Prima della sessualità viene la persona». Ciro all'ultimo saluto con la scorta

Addio a Maria Paola, don Patriciello: «Prima della sessualità viene la persona». Ciro all'ultimo saluto con la scorta
Martedì 15 Settembre 2020, 15:36 - Ultimo agg. 16 Settembre, 13:01
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Nella chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano, accolta da un commosso applauso, la bara bianca di Maria Paola Gaglione, la giovane morta dopo essere caduta dallo scooter mentre, insieme al suo compagno Ciro Migliore, veniva inseguita dal fratello Michele che non accettava la sua relazione con un ragazzo trans. La bara è interamente bianca a rimarcale la giovanissima età di Maria Paola, che da poco aveva compiuto 18 anni. Sulla bara sono stati posti dei fiori bianchi accompagnati dalla fascia con la scritta «Mamma e papà». All'uscita due lunghi applausi e un volo di colombe e palloncini bianchi a forma di cuore.

La cerimonia funebre era presieduta dal parroco don Maurizio Patriciello.  «È un momento di grandissima tristezza e sofferenza immensa, ma è anche il momento della speranza della vita eterna». Così il parroco don Maurizio Patriciello, aprendo la cerimonia funebre. «Un silenzio assoluto deve accompagnare questa celebrazione: lasciamo fuori dalla chiesa i nostri pensieri, preghiamo per Paola perché venga accolta tra le braccia di Dio, e preghiamo per tutti coloro che soffrono per questa perdita. Qui siamo in chiesa, il luogo dove l'odio tace. Non c'è posto per l'odio in chiesa». E poi nell'omelia: «Signore, ricordaci che prima dell'orientamento sessuale, del colore della pelle, del conto in banca, viene la persona umana creata a tua immagine e somiglianza. Signore spalma il balsamo, il tuo perdono, distruggi il sentimento di rivalsa e odio che tende a insinuarsi nel cuore di qualcuno, insegna che si deve bramare giustizia e mai la vendetta. Insegnaci ad avere rispetto per tutti, a inchinarci davanti alla vita di ogni essere umano, ricordaci che ogni uomo è terreno sacro davanti al quale ci dobbiamo inginocchiare. Scusaci Paolè, ti chiediamo perdono per non essere stati capaci di custodire questa tua fragile e preziosissima vita. Oggi dopo tanto parlare vogliamo volgere lo sguardo a te Paola. Sei passata in questo mondo come un fulmine e troppo presto per te è giunta la sera, una tragica, fulminea, terribile sera. Se la morte mettesse davvero la parola fine alla gioia della vita ci sarebbe di che disperarsi, ma noi siamo in una chiesa cristiana cattolica, la stessa dove sei stata battezzata da questo prete che sta celebrando il tuo funerale. Oggi, secondo una logica umana, in questa chiesa siamo tante persone vive e una ragazza defunta in quella bara bianca. Ebbene, per i cristiani le cose non sanno così, davanti a Dio non esiste il regno dei vivi e il regno della morte, solo il regno di Dio». 

Entra in chiesa sorretta dal marito e da altri familiari Pina Gaglione, madre di Maria Paola, visibilmente provata. C'è anche il nome di Michele Gaglione tra quelli dei parenti che, sul manifesto funebre affisso all'entrata della chiesa di San Paolo apostolo nel Parco Verde di Caivano, annunciano la morte di Maria Paola, la ragazza deceduta nella notte tra venerdì e sabato dopo essere caduta dallo scooter sul quale viaggiava con il compagno Ciro Migliore, ragazzo trans. Avrebbe voluto assistere ai funerali, Michele Antonio Gaglione, il giovane di 30 anni accusato dell'omicidio preterintenzionale della sorella, Maria Paola, secondo gli inquirenti avvenuto la notte tra venerdì e sabato scorsi ad Acerra, in provincia di Napoli, al termine di un tragico inseguimento. Attraverso i suoi avvocati voleva presentare istanza, ma sarebbe stato tutto inutile. «Non saremmo riusciti ad avere il nullaosta - fa sapere il legale del giovane, Domenico Paolella - soprattutto perché deve rispettare la quarantena prima di uscire dal carcere. Appena sarà possibile si recherà in cimitero, noi faremo certamente istanza. Ora sussistono ostacoli». Ieri il gip di Nola ( Napoli) Fortuna Basile ha confermato la custodia cautelare in carcere nei confronti di Michele, ritenendolo «incapace di controllare le proprie pulsioni aggressive» e dotato, quindi, di «una accentuata pericolosità sociale». I legali del 30enne hanno annunciato ricorso al Tribunale del Riesame



A inseguirli era proprio il fratello di Maria Paola, Michele, arrestato con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Alle 16.30 saranno celebrati i funerali dal parroco, don Maurizio Patriciello. 

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Palloncini e striscioni all'esterno della chiesa: c'è anche un manifesto inviato da Ciro, il suo compagno, Ad affiggere il testo due giovani a bordo di un motorino: ci sono quattro foto dei due giovani insieme, un cuore con i loro nomi e un lungo messaggio d'addio. «Correvamo solo verso la nostra libertà, o almeno credevamo di farlo, verso la nostra piccola grande felicità. Ovunque sarai, il mio cuore sarà lì con te. Ti amerò oltre le nuvole. Ciro». 



Ciro ha potuto dare l'ultimo saluto al corpo di Maria Paola, la sua compagnia morta a causa delle ferite riportate nella caduta dallo scooter mentre entrambi venivano inseguiti dal fratello di lei, Michele, lo scorso venerdì notte. Lo fa sapere l'Arcigay Napoli, che con una delegazione ha accompagnato Ciro insieme alla scorta della polizia. «La Procura della Repubblica di Nola, cui va un sentito ringraziamento - fa sapere Arcigay Napoli - ha mostrato sin da subito grande sensibilità nella gestione di una vicenda delicata e con non poche implicazioni emotive per le persone coinvolte, autorizzando Ciro a rendere l'ultimo saluto al corpo della propria compagna. Ciro ha potuto dare pochi minuti fa l'ultimo saluto, accompagnato dai suoi amici e da una delegazione di Arcigay Napoli, scortato dalla Polizia, alla sua amata Paola». Antinoo Arcigay Napoli fa inoltre sapere che, in relazione alla vicenda che ha visto coinvolto Ciro Migliore, ha conferito al proprio legale di fiducia, avvocato Giovanni Paolo Picardi, mandato difensivo per essere rappresentata nel procedimento penale instauratosi a tutela degli interessi collettivi della comunità lgbt territoriale. L'associazione, per garantire piena tutela processuale, ha inteso offrire a Ciro Migliore l'assistenza legale attraverso il proprio difensore nominato.
 
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