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Napoli, su TikTok il video-omaggio a lady camorra Maria Licciardi con le foto dell'album di famiglia

di Luigi Sabino
Articolo riservato agli abbonati
Mercoledì 18 Agosto 2021, 23:52 - Ultimo agg. : 19 Agosto, 10:47
4 Minuti di Lettura

Poco più di un minuto. Tanto durava l’omaggio video a Maria Licciardi apparso per qualche ora su TikTok, social sempre più amato dai camorristi e dai loro familiari. A postarlo, appena un giorno dopo l’arresto della madrina della “Masseria Cardone”, sarebbe stato un suo giovanissimo familiare. È questa l’opinione degli investigatori che, nonostante il poco tempo a disposizione, sono riusciti a visionare il cortometraggio. Una convinzione basata sul fatto che il video, da cui Il Mattino è riuscito a estrapolare qualche immagine, è composto da alcune immagini che sembrano essere uscite dall’album di famiglia dei Licciardi. In una di queste, ad esempio, si vede una giovanissima Maria Licciardi che abbraccia sorridente il fratello Gennaro, il fondatore della famigerata Alleanza di Secondigliano. 

APPROFONDIMENTI
Killer, pusher e vedette: il clan di Maria Licciardi a Napoli, un esercito da 100 affiliati
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È una foto in bianco e nero che, probabilmente, risale alla prima metà degli anni ’80 quando i Licciardi muovevano i primi passi nel mondo della mala che conta. In un’altra foto, anche questa risalente a qualche decina di anni fa, è immortalato l’intero nucleo familiare della “Masseria Cardone”. Non meno di quaranta, tra uomini e donne, fissano sorridenti l’obiettivo del fotografo durante, verosimilmente, una cerimonia di famiglia. In entrambi i casi, le foto sono corredate da emoticon che richiamano il potere criminale della cosca. C’è, infatti, l’immancabile corona, simbolo di potere negli ambienti delle cosche napoletane ma anche la scimmia, soprannome con cui era conosciuto lo stesso Gennaro Licciardi. Ancora. Nell’album telematico non manca l’omaggio a un altro esponente di spicco del sodalizio, anche lui morto. Si tratta di Vincenzo Esposito alias ’o principino, nipote prediletto di Maria Licciardi ammazzato a 21 anni durante una sparatoria con alcuni esponenti del clan Prestieri. La sua foto, con tanto di scritta “the prince”, si alterna a quelle di altri membri della famiglia. In ultimo quella di Maria Licciardi come è ora. Anche qui, una didascalia, con l’augurio di una «presta libertà». 

Video


Di questo video, però, appena un giorno dopo la sua pubblicazione si è persa ogni traccia, forse, rimosso dal suo stesso autore. Il motivo, e sul punto gli investigatori che lo hanno visto non sembrano avere dubbi, è che le immagini postate avrebbero dato fastidio agli stessi esponenti dell’organizzazione criminale che, ora più che mai, non desiderano nessuna pubblicità. I Licciardi, infatti, così come gli altri appartenenti ai gruppi dell’Alleanza di Secondigliano, non hanno mai amato la luce dei riflettori preferendo, anzi, muoversi nell’ombra. È la camorra vecchio stampo, quella cui la stessa Maria Licciardi, come registrato dalle microspie dei militari del Ros dei carabinieri, professava di appartenere. Una scelta che, ai suoi interlocutori, rivendicava, con orgoglio, di aver fatto cinquant’anni fa ben consapevole delle conseguenze cui andava incontro. Un carisma criminale che, nel corso degli anni, l’aveva resa un perno del cartello malavitoso di cui fanno parte anche i potenti sodalizi dei Contini del Vasto e dei Mallardo di Giugliano, oltre a una ventina di cosche satelliti sparse tra Napoli e provincia. Gli affari, nonostante l’arresto di ’a piccirella, questo il soprannome della madrina (che ha ispirato anche il personaggio di Scianel in “Gomorra La Serie”), devono andare avanti. Occorre, quindi, riorganizzarsi ma per farlo serve silenzio e non certo video e slogan sui social. Per questo motivo gli investigatori si sono già messi all’opera per tentare di scoprire cosa accadrà all’interno dell’Alleanza di Secondigliano dopo l’arresto della Licciardi. Sotto la lente d’ingrandimento una lista di una decina di nomi, storici affiliati che, secondo le forze dell’ordine, potrebbero prendere la gestione degli affari.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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