Clan e politica, arrestato Antropoli
e choc al Cardarelli: «Uomo serio»

Clan e politica, arrestato Antropoli e choc al Cardarelli: «Uomo serio»
di Ettore Mautone
Martedì 5 Febbraio 2019, 11:00
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Sorpresa, incredulità e stupore: sono i sentimenti con cui è stata accolta ieri mattina, tra reparti e corsie del Cardarelli, la notizia dell'arresto di Carmine Antropoli, un esperto dirigente medico e dallo scorso aprile direttore della terza divisione di Chirurgia generale dell'ospedale collinare.

Il primo a stentare a credere alle gravi accuse è il manager del Cardarelli Ciro Verdoliva. «Lo conosco per essere non solo un ottimo professionista - sottolinea Verdoliva - ma anche una persona gentile e disponibile con tutti, con i pazienti e con i colleghi. Sempre disinteressato e mai venale qui è stimato da tutti. Siamo veramente allibiti. Attendiamo che la giustizia faccia il proprio corso con la speranza che quanto prima torni al lavoro».
 
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Maurizio De Palma, altro big della chirurgia dell'ospedale collinare, che ne traccia un profilo di professionista serio e capace di notevole spessore anche umano e, per quanto di sua conoscenza di specchiata onestà. «Conosco molto bene Carmine Antropoli in quanto mi ha operato per una patologia che ho affrontato anni fa - aggiunge Pasquale Caiazzo, primario della Neurochirurgia del Cardarelli - non posso dirne che bene. Stamattina sono rimasto di stucco e con i colleghi non si parlava d'altro. Una persona splendida, di trasparenza assoluta. Per esperienza personale so cosa significa, del resto, finire nel tritacarne». Caiazzo fa riferimento ad un periodo in cui, anni orsono, era dirigente a Caserta e, in relazione a un conflitto professionale con un suo superiore, finì nel mirino di una raffica di denunce «per le quali - ricorda - sono stato sempre assolto nonostante ben 8 procedimenti penali e 2mila pazienti, da me operati, interrogati alla ricerca di prove. Ho molta stima della giustizia e anche della capacità di fare chiarezza talvolta su alcuni errori che vengono commessi. Del resto - conclude - sono stato consigliere comunale a Pomigliano d'Arco, la mia città natale, e posso dire che in quel ruolo si viene a contatto inevitabilmente con ogni tipo di persona e si possono generare degli equivoci. Basta pensare alle vicende dell'attuale sindaco della mia cittadina o a quella di Franco Bottino, ex manager a Caserta ed ex direttore sanitario del Cardarelli, entrambi finiti in carcere e poi assolti con formula piena dopo anni di indagini. Spero che sia tutto un equivoco e che Carmine che possa tornare ai suoi affetti e al suo lavoro»

Antropoli, 56 anni, ha eseguito migliaia di interventi al colon Cardarelli e, oltre ad essere primario chirurgo è socio della Società italiana di Chirurgia (Sic), della Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), della Società napoletana di chirurgia e della Società Italiana polispecialistica dei Giovani chirurghi. Insieme con altri colleghi ha pubblicato oltre un centinaio di articoli su riviste nazionali ed internazionali. È autore di 4 libri e di una monografia di farmacologia clinica. Tra il 2003 e il 2008 è stato docente incaricato di chirurgia mininvasiva alla Scuola di specializzazione in Chirurgia generale del Campus Bio-Medico di Roma. La vasta esperienza clinica maturata gli ha anche consentito di sviluppare e brevettare un farmaco ritenuto efficace per il trattamento di patologie proctologiche di cui il chirurgo è particolarmente esperto.
 
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