Acque campane monitorate da Goletta Verde: promossi i laghi, su 14 solo uno fuorilegge

Acque campane monitorate da Goletta Verde: promossi i laghi, su 14 solo uno fuorilegge
Giovedì 12 Agosto 2021, 15:04 - Ultimo agg. 17:40
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I volontari di Goletta Verde, Legambiente, hanno prelevato 29 campioni lungo le coste marine campane, di questi, 5 sono risultati inquinati, mentre ben 12 punti fortemente inquinati: la Foce fiume Savone (Mondragone, CE), la foce del Fiume Sarno (Torre Annunziata/Castellammare di Stabia, NA) e quella Torrente Asa (Pontecagnano Faiano, SA). 



Le coste campane continuano, ormai da più di 10 anni, ad essere minacciate da canali, foci di fiumi e torrenti che riversano in mare scarichi non adeguatamente depurati.

Ancora oggi il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato ed è un problema che non riguarda solo il sud Italia ma anche il nord della Penisola.

Ad oggi sono 939 agglomerati non in regola, che generano un carico complessivo di quasi 30 milioni di abitanti equivalenti su un totale di 77 milioni. Gli scarichi non depurati sono i peggiori nemici del turismo


La Campania, denuncia Legambiente, risulta la peggiore a livello nazionale per numero d’ infrazioni contestate dalle forze dell’ordine riguardanti depuratori inesistenti o mal funzionanti, scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti: 1.949 persone denunciate, ben 1419 arrestate e 895 sequestri.

Buona, invece, la situazione per laghi campani. Sono stati 14 i punti monitorati dalla Goletta nei Laghi Patria, d’Averno, Fusaro e Matese, di questi, solo uno, nel Lago Patria, è risultato fuori dai limiti di legge e più precisamente giudicato come fortemente inquinato.

“Da 35 anni Goletta Verde fornisce un monitoraggio al fine mettere in evidenza le criticità e la poca attenzione posta sulla tematica della mancata depurazione dei reflui.
Il trattamento delle acque reflue è un passaggio fondamentale per assicurare la salute e la protezione dell’ambiente, ed è uno degli strumenti attraverso il quale attuare una gestione razionale e sostenibile delle risorse idriche - dichiara Mariateresa Imparato, presidente Legmbiente Campania- 44 comuni sono privi del servizio pubblico di depurazione, stiamo parlando di oltre 450mila persone secondo dati dell’ISTAT. Questa situazione non è più accettabile, le amministrazioni devono intervenire per tutelare la salute della cittadinanza». 

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