Capodanno a Napoli, veglioni abusivi da Chiaia al Vomero boom di chiamate, caccia ai furbetti

Capodanno a Napoli, veglioni abusivi da Chiaia al Vomero boom di chiamate, caccia ai furbetti
di Giuseppe Crimaldi
Sabato 2 Gennaio 2021, 10:09 - Ultimo agg. 15:05
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Il mistero dei veglioni fantasma. Alla vigilia del 31 dicembre era l'allarme più temuto, tanto che il Viminale aveva inviato a tutti i questori italiani una circolare per chiedere il massimo impegno nei controlli su feste, raduni e party che avrebbero portato a pericolose promiscuità ed assembramenti.


LE SEGNALAZIONI
La notte di San Silvestro si tinge di giallo. A Napoli prima - ma soprattutto dopo la mezzanotte - alle centrali operative delle forze dell'ordine sono giunte numerose segnalazioni di solerti cittadini che indicavano la presenza di festose comitive radunate un po' ovunque: all'interno di condomìni del centro storico e della zona collinare, in circoli privati e persino in svariati bed and breakfast, residenze per turisti e ville periferiche; segnalazioni talvolta anche molto dettagliate, alle quali sono immediatamente seguiti i controlli di polizia, carabinieri e agenti della municipale. Notte di superlavoro per i tutori delle forze dell'ordine, dispiegati anche lungo strade, piazze e luoghi di abituale ritrovo la notte di Capodanno.

Ma alla fine nessuna nota ha trovato riscontro.


IL SOSPETTO
E dunque, che cosa può essere successo? Al netto dei quattro interventi messi a segno dalla Polizia locale (il comandante Ciro Esposito in prima persona con alcuni dei suoi più esperti ufficiali ha coordinato le operazioni su strada fino alle prime luci dell'alba), a fronte delle richieste di intervento che segnalavano assembramenti in appartamenti e luoghi chiusi nessuno è stato colto in flagrante violazione delle disposizioni imposte dall'ultimo decreto del presidente del Consiglio.


Eppure nulla, in fase preventiva, era stato lasciato al caso. Da giorni gli investigatori monitoravano persino la messaggistica di alcuni gruppi e chat su social network, su WhatsApp e Telegram alla ricerca di appuntamenti e feste carbonare. E pensare che tra Napoli e provincia qualcuno ci sia potuto anche riuscire, eludendo le maglie dei controlli, non è peregrino. Quel che appare probabile è che qualcosa ci sia stato di poco chiaro, soprattutto in alcuni rioni ad alta densità residenziale e con edifici condominiali che, al primo arrivo di una pattuglia, riuscivano a far apparire invece tutto in regola. Ma quel che conta - alla fine - sono i riscontri investigativi: e quelli indicano l'assenza di interventi significativi.


GLI SPARI
Quel che invece anche stavolta non è mancato - in città come in provincia - sono stati i festeggiamenti pericolosi, stupidi e incivili di chi, nonostante i divieti vari, si è dato alla pazza gioia scendendo in strada o salendo su balconi e terrazzi impugnando pistole e sparando all'impazzata. Quel che è più grave è che questi teppisti hanno pubblicato poi le immagini delle loro bravate sui profili social. A decine. In alcuni casi nei video su Facebook, Instagram e Tik Tok si vedono dei minorenni (e persino un bambino) al quale un adulto consegna un'arma carica.


LA CACCIA
Ma torniamo ai veglioni fantasma. Essendo ovviamente chiusi locali, ristoranti e discoteche la caccia al raduno fuorilegge era sicuramente più complessa. È però anche vero che la rete di controlli e posti di blocco disposta lungo le principali arterie stradali napoletane ha funzionato come deterrente sulla mobilità cittadina. Oltre a polizia, carabinieri e finanzieri dislocati nei punti chiave del capoluogo campano e della provincia dal pomeriggio del 31 dicembre fino al mattino di ieri un importante lavoro di controllo è stato garantito dalla Polizia municipale di Napoli.


LE SANZIONI
Centocinquanta tra donne e uomini del Corpo sono stati impegnati dalle 20 di giovedì alle otto del mattino successivo per i controlli  agli spostamenti non autorizzati e alle attività. Controllate 266 persone ed elevati 38 verbali per chi circolava senza giustificato motivo. Cinque le attività commerciali sanzionate.

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