Salerno, Capodanno senza brindisi,
né fuochi e né botti (e né luci)

Salerno, Capodanno senza brindisi, né fuochi e né botti (e né luci)
di Gianluca Sollazzo
Giovedì 31 Dicembre 2020, 09:45
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Sarà una vigilia di Capodanno inevitabilmente in sordina. Non ci sarà il corso Vittorio Emanuele pieno di gente per il tradizionale struscio di auguri, niente concertone di fine anno a piazza Amendola, niente brindisi con bottiglie e calici in vetro. E soprattutto niente fuochi d'artificio in strada con la grande folla a naso in su. Per dare l'addio a questo 2020 stravolto dal Covid-19, i salernitani dovranno rinunciare agli aperitivi e silenziare la musica. E, si spera, evitare le trasgressioni viste la vigilia di Natale. «Siamo arrivati alla fine di quest'anno che vogliamo lasciarci alle spalle nel ricordo di quanti non ci sono più, di quanti hanno sofferto e soffrono - dice il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, nel suo messaggio ai salernitani - vogliamo guardare al futuro con ottimismo pensando al vaccino in corso di somministrazione che è qualcosa di epocale». Oggi e domani sono vietati gli spostamenti anche all'interno del comune di residenza. La Polizia municipale sarà impegnata con servizi rafforzati serali e notturni, in modo da monitorare il territorio anche considerando il coprifuoco più ampio previsto per Capodanno (dalle ore 22 del 31 dicembre alle ore 7 dell'1 gennaio). In azione pattuglie in borghese per le strade della movida in zona rossa, a Torrione e a Pastena per dare la caccia a possibili veglioni abusivi. Il Comune ha diramato una ordinanza anti botti con lo stop anche ai tradizionali fuochi pirotecnici.


REGOLE E MULTE
A garanzia del massimo rispetto delle disposizioni normative anti-Covid e per scongiurare qualsiasi forma di assembramento, il sindaco Napoli ha vietato l'utilizzo di artifizi pirotecnici e altro materiale esplodente nei luoghi pubblici o aperti al pubblico nelle giornate da oggi e fino al primo gennaio.

Previste multe fino a 500 euro in caso di violazioni. «Non c'è nulla da festeggiare - dichiara l'assessore alla mobilità, Domenico De Maio - bisogna evitare in qualsiasi modo di sparare botti anche sui balconi di casa e non solo in pubblico. Rispettiamo le tante vittime che non ci sono più a causa di questa terribile pandemia che ha sconvolto le nostre vite». De Maio punta anche l'attenzione sull'aspetto sanitario. «Ci sono già abbastanza problemi a causa del Covid - dice - Salerno non può permettersi di affollare il Pronto soccorso per colpa della tradizione di sparare botti pericolosi, una tradizione che va cancellata». In azione da oggi oltre 60 agenti della polizia municipale fino a tarda notte. Saranno utilizzate anche pattuglie in borghese per le strade della movida e i luoghi di principale affollamento di Torrione e Pastena per scongiurare pericoli di assembramento.


L'ASSESSORE
«Prevediamo un maggiore afflusso di persone in strada per la corsa all'acquisto alimentare per i pranzi delle feste - dice De Maio - L'invito è di evitare cenoni affollati, massimo sei persone. Anche io farò un cenone solo col mio stretto nucleo familiare». Stamattina alle 11 si riunirà in Prefettura il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. «L'organizzazione è rodata e si applicherà sicuramente il piano interforze della vigilia di Natale», aggiunge De Maio. Si delibererà in vista del Capodanno e in considerazione della qualificazione di tutto il territorio nazionale come zona rossa, un'intensificazione dei servizi di controllo del territorio, con una presenza rinforzata e capillare di personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale di Salerno. Saranno in azione oltre 250 uomini delle forze dell'ordine. Il Comune intensificherà i controlli con i vigili dinanzi ai bar stamattina per vigilare sul rispetto della ordinanza regionale che vieta la somministrazione di bevande oltre le ore 11, inoltre sarà vietato fino all'Epifania servire bevande alcoliche e analcoliche in bottiglie, bicchieri e calici in vetro. Il Comune rivolge un appello ai cittadini affinché il comportamento di ciascuno sia improntato alla massima responsabilità e al rispetto delle regole a garanzia della salute collettiva.

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