Centro Storico, ritornano i rom che tarpano le ali ai pappagallini: «Torture contro gli uccelli, si intervenga»

Questa tortura è il modo per addomesticare gli animali

l rom che tarpano le ali ai pappagallini
l rom che tarpano le ali ai pappagallini
di Antonio Folle
Domenica 10 Dicembre 2023, 17:49
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Dopo i sequestri e le denunce da parte delle forze dell'ordine i famigerati gruppi di rom che popolano il Centro Storico della città vendendo i "biglietti fortunati" per le estrazioni di lotto e superenalotto sono tornati.

In queste ore, infatti, anche a causa del notevole afflusso turistico, hanno fatto la loro ricomparsa, con gli ormai tradizionali pappagallini al seguito che hanno il compito di estrarre i presunti biglietti fortunati da propinare ai passanti in cambio di qualche moneta. Le tantissime denunce e i fermi da parte della Polizia Municipale e della Polizia di Stato negli scorsi anni avevano portato alla luce un atroce sistema per "addomesticare" gli uccelli.

In pratica a pappagallini e cardellini vengono letteralmente tarpate le ali per impedirgli di volare e, così, di scappare dai loro aguzzini.

Una tortura in piena regola che la legge ha inquadrato come reato di maltrattamento di animali - sono presenti diverse sentenze della Corte di Cassazione in merito - e che prevede multe dai 5.000 ai 30.000 euro oltre a reclusione da 3 a 18 mesi per i responsabili.

 

Dopo la repressione degli scorsi anni il fenomeno era quasi del tutto sparito - anche se è tipico di quasi tutte le grandi città turistiche e quasi sempre appannaggio di persone di etnia rom - ma sta ritornando con prepotenza, arrivando a fruttare centinaia di euro agli aguzzini che tentano di imbonire gli sprovveduti passanti con sorrisi accattivanti. Un grande impulso al contrasto di questo turpe metodo di accattonaggio è arrivato dalla Lipu guidata dal delegato regionale Fabio Procaccini, che ha protocollato diverse denunce sul tema. Ed è proprio alla Lipu che si è rivolta l'associazione No Comment guidata da Antonio Alfano, autore della denuncia.

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«Sono riapparsi i “portafortuna di Gennarino” - si legge nella nota inviata alla Lipu - giovanotti che camminano tra la folla con pappagallini utilizzati per fare pescare ai turisti, dietro un’offerta in denaro, numeri portafortuna da un cassettino. Ai pappagallini probabilmente sono state tarpate le ali. Dunque non possono volare e cadendo rischiano di essere schiacciati dalla folla».

Nelle ultime ore hanno destato orrore le immagini del gattino scuoiato vivo ad Angri. Dopo una immensa sofferenza Leone, così era stato ribattezzato dai veterinari che lo avevano preso in cura, è morto questa mattina. La crudeltà commessa ai danni di un gatto randagio ha scatenato una vera e propria ondata di sdegno sui social e ha riacceso un tema, quello del matrattamento degli animali, contro il quale nonostante l'inasprimento delle pene, si fa ancora troppo poco. 

«Sono riapparsi questi squallidi personaggi che con la scusa di una improbabile vincita costringono dei pappagallini ad una vita miserevole tagliandogli le ali - afferma la consigliera regionale Maria Muscarà - che cosa c'è di più atroce di impedire il volo a chi nasce per volare? Segnalerò immediatamente il ritorno di questi delinquenti al Garante degli animali perchè si attivi immediatamente in modo da bloccare questi delinquenti a cui la gente ignara o poco attenta dà anche dei soldi».

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